Doha è stata ormai archiviata non solo per la conclusione effettiva del meeting che non è riuscito a produrre un accordo, ma anche perché i mercati globali sembrano ignorare, almeno per il momento, l’effetto del fallimento dei negoziati.
I motivi sono principalmente legati ad un graduale disfacimento dell’OPEC che potrebbe portare, nel medio periodo ad un indebolimento del potere negoziale dell’Arabia Saudita, oltre ovviamente a fattori di natura più locale come il prolungato sciopero in Kuwait che sta portando ad un forte calo dei livelli produttivi del paese che rappresentano uno stimolo alla stabilità dei prezzi.
I contratti di riferimento rimbalzano e recuperano le perdite dell’apertura dei mercati di domenica con il Brent che scambia in area 43.20 $/barile con spread stabile sul WTI che si attesta a 41.40 $/barile.
Sul fronte banche centrali, la conclusione del mese vedrà in scena BCE questo giovedì e FED il prossimo mercoledì.
L’attesa è per un nulla di fatto che verifica le condizioni di mercato e mantiene un atteggiamento interlocutorio sia sul fronte europeo che sul fronte statunitense. Dichiarazioni attribuite al presidente della BCE sposterebbero il varo di ulteriori misure di stimolo a dopo l’estate, mentre il fronte Federal Reserve è atteso altrettanto inconcludente in attesa di maggiori sviluppi dai mercati e dai fondamentali a stelle e strisce.
Market Movers
03:30 Australia Pubblicazione verbali riunione politica monetaria RBA
11:00 Germania Economic Sentiment ZEW cons. 50.6 prec. 50.7
11:00 Eurozona Economic Sentiment ZEW cons. 8.8 prec. 10.6
11:00 Italia Bilancia partite correnti cons. 632.6m prec. -1068.00m
14:30 Stati Uniti Nuovi permessi edilizi cons. 1200k prec. 1177k
14:30 Stati Uniti Nuovi cantieri cons. 1170k prec. 1178k
15:30 Australia Discorso Stevens (RBA)
15:45 Regno Unito Discorso Osborne su Brexit
17:00 Canada Discorso Poloz (BOC)
EURUSD
Come anticipato ieri continua il percorso di consolidamento della moneta unica che scambia in apertura dei mercati europei in area 1.1320, nonostante il tentativo di rimbalzo delle borse del Vecchio Continente. L’andamento del cambio EURUSD sarà influenzato dai dati ZEW di fiducia in uscita questa mattina e dai dati sul comparto edilizio a stelle e strisce del pomeriggio e risentirà della risintonizzazione degli operatori in vista della riunione della BCE di giovedì.
GBPUSD
Dopo i forti rialzi di ieri sulla sterlina inglese che si inquadrano perfettamente nel trading range laterale identificato tra 1.41 e 1.4350, al raggiungimento di quota 1.4330 questa mattina il cable ha stornato verso quota 1.43 dove scambia in apertura dei mercati europei complice il clima di fiducia soprattutto sulle borse del Vecchio Continente. L’attenzione sarà concentrata sui dati americani del pomeriggio che potrebbero portare ad un consolidamento dell’area attuale anche in vista della riunione di politica monetaria della BCE questa settimana e della FED la settimana prossima.
USDJPY
Lo yen torna ad indebolirsi durante la sessione asiatica riportandosi in area 109.15 in apertura dei mercati europei dopo che le borse in Asia hanno messo a segno decisi rialzi con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che chiude a +3.68%, migliore nell’area, spingendo il fronte del ritorno al rischio. L’attesa è comunque concentrata sui dati del pomeriggio che potrebbero portare ad un consolidamento dell’area tra 109.00 e 109.50, soprattutto in caso di sorprese al rialzo per l’economia statunitense.