CURVA DEI RENDIMENTI ED INVESTIMENTI
La curva dei rendimenti è la linea che unisce i rendimenti delle varie scadenze di uno stesso emittente, ad esempio i titoli di stato italiani.
Si può trovare sul sito di investing.com, per tutte le aree del mondo, con riferimento ai titoli di stato dei diversi stati emittenti. Ecco ad esempio la curva italiana:
http://it.investing.com/rates-bonds/italy-government-bonds?maturity_from=60&maturity_to=290
In questo sito potete selezionare qualsiasi parte del mondo, sulla sinistra, quindi selezionate il paese che vi interessa, quindi selezionate sotto il paese dalla scadenza più breve alla più lunga, quindi cliccate su “cerca”.
A questo punto il grafico vi dà 3 linee di diverso colore:
curva attuale, di un mese fa, di un anno fa, il che consente confronti di miglioramento o peggioramento della curva.
In sintesi: vi consiglio di investire solo in paesi che abbiano una curva tutta positivamente inclinata, cioè dalle scadenze più brevi a quelle più lunghe la curva deve essere in salita.
Viceversa, vi sconsiglio di investire in paesi che abbiano una curva piatta, cioè con tratti orizzontali che uniscano rendimenti a breve con rendimenti più lunghi, o peggio ancora pendenza negativa, cioè rendimenti a breve maggiori di rendimenti a più lunga scadenza.
Infatti la naturale inclinazione della curva è rialzista, nel senso che scadenze più lunghe dovrebbero godere di maggior remunerazione, perché dovrebbero comportare un rischio maggiore.
Pertanto, se la curva, invece, presenta pendenza piatta o negativa, significa che i mercati ritengono in arrivo turbolenze finanziarie, che è preferibile evitare.
Quella italiana è tutto sommato una buona curva, attualmente.
Ma vediamo una curva di un paese da evitare, la grecia:
http://it.investing.com/rates-bonds/greece-government-bonds?maturity_from=60&maturity_to=290
Eviterei ad esempio anche l’Australia:
http://it.investing.com/rates-bonds/australia-government-bonds?maturity_from=40&maturity_to=230
Se poi confrontiamo Usa ed Europa, non c’è alcun dubbio: la curva evidenzia come gli USA si trovino in una fase di conclamato sviluppo economico, mentre l’Europa è ancora indietro.
La scelta va quindi fatta a favore degli USA, e questo può anche spiegare alcune dinamiche del cross valutario euro/dollaro.
Infine, non dimentichiamoci che mentre sui massimi del 2000 e del 2007, cioè in coincidenza con i massimi di borsa, la curva dei rendimenti statunitense era negativamente inclinata nel 2000 e piatta nel 2007, sui massimi del 2015 la curva USA era positivamente inclinata.
Non a caso, dai precedenti massimi è seguito un mercato orso della durata di circa 2 anni, con cali dal 50 al 60 per cento, ora, invece, dopo la discesa originatasi nel 2015, lo S & P 500 sta nuovamente testando e ieri ha superato una resistenza di lungo termine a 2048, dimostrando voglia di andare a testare i precedenti massimi assoluti, in caso di conferma di tale rottura.
Una ragione ci sarà.