Draghi: quali novità e quali effetti di Gian Piero Turletti

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DRAGHI: QUALI NOVITA’ E QUALI EFFETTI?

Questa volta sembra proprio che Draghi abbia voluto interpretare più il personaggio di Super Mario, che quello del compassato governatore della banca centrale.

Un buon segnale che anche la politica monetaria non ha ancora tutte le armi spuntate, ma potrebbe portare a risultati economici positivi.

Vediamo le novità principali:

non solo un’estensione quantitativa del programma di Qe, ma condizioni interessanti per le banche, e nuova regolamentazione delle LTRO.

Ma, anche se positivi, questi risvolti potrebbero solo in parte giustificare, probabilmente, il rialzo dei listini, conseguente alle decisioni.

Ma c’è ben altro aspetto da considerare.

A mio avviso, non va assolutamente sottovalutato un rilievo fondamentale.

Se, sinora, la politica monetaria espansiva legata al Qe aveva riguardato i titoli del debito pubblico, e poco altro, da questo momento potrà riguardare anche le imprese, purchè dotate di un certo livello di rating.

Non è cosa di poco conto, se consideriamo che nella attuale fase di credit crunch, proprio anche lo strumento delle emissioni obbligazionarie corporate lasciava un po’ a desiderare, quanto ad efficace strumento di finanziamento aziendale, complici caduta dei tassi ed incertezze sui bilanci aziendali.

Che sia la volta buona che, riformulata, una politica monetaria possa dare un più deciso slancio all’economia?

La possibilità è reale, anche e soprattutto grazie a questa novità, e può essere monitorata, quanto ad effetti economici, con la curva dei rendimenti, che denota una situazione particolarmente favorevole all’economia, quando diviene impennata.

Cosa significa curva impennata?

Che la differenza tra tassi a breve, a 3 mesi, ed a lungo termine, sino a 30 anni, tende ad avvicinarsi e superare il 3 per cento.

E’ una curva che, ad esempio, un mese fa caratterizzava la situazione spagnola.

Ora uno spostamento generalizzato di tassi a breve sulla parte negativa, unitamente agli effetti complessivi dispiegati dalla manovra, a mio avviso, potrebbe proprio determinare una dinamica di irripidimento, che sarebbe foriero di decisi miglioramenti in ambito macroeconomico.

I mercati salutano positivamente, tra un po’ vedremo come avrà reagito la situazione macroeconomica.