Mercati azionari in ordine sparso: dove sono diretti? di Gian Piero Turletti

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INDICI AZIONARI IN ORDINE SPARSO: MEDIE MOBILI DI LUNGO TERMINE E SUPPORTI IN SUCCESSIONE: QUALE FUTURO?

Intervista/report di aggiornamento sui mercati azionari

a cura di Gian Piero Turletti

Autore di Magic box

Autore di PLT

 

In questo report:

lotta tra orsi e tori

medie mobili di lungo ed indici azionari

i supporti consequenziali

indici e tecnica PLT

indici e magic box.

 

La lotta tra orsi e tori: cosa è successo nelle ultime sedute?

Come anticipato nella precedente intervista, il metodo Magic box aveva evidenziato un’area si resistenza su cui, molto probabilmente, sarebbero intervenuti gli scontri tra orsi e tori sui mercati azionari, per la conquista del trend, quanto meno in ottica di beve.

Livello attorno al quale si stanno, infatti, puntualmente verificando improvvisi capovolgimenti long e short, anche con frequente possibilità di falsi segnali.

A questo punto, è importante definire in quale contesto si stiano muovendo gli indici, e quali siano i riferimenti essenziali anche in ottica di medio e lungo termine.

Quale la posizione rispetto alle medie mobili, da lei già definite rilevanti, in particolare quelle a 45 e 55 mesi?

A parte la posizione di indici che, in ottica di intermarket analisys, rivestono ormai un’importanza secondaria, come il nostro fib ed il relativo indice, ftse mib, va rilevato che mentre il Dax è ricompreso tra queste due medie mobili, invece lo S & P 500 si trova ancora a di sopra di entrambe.

A questo punto, siamo in dirittura d’arrivo della chiusura di febbraio, probabilmente candidata a segnare un bottom, già formatosi, in corrispondenza di trend line di lungo, di natura quanto meno mensile, ma per gli sviluppi futuri dobbiamo quindi considerare una serie di elementi consequenziali, nel senso che la rottura di uno di essi rende probabile il raggiungimento del livello successivo.

Vista proprio anche la diversa posizione degli indici, rispetto a tali riferimenti essenziali, va considerata la posizione di ognuno di essi, che hanno in comune solo un elemento, cioè il passaggio della trend line supportiva in corrispondenza del minimo formatosi nel presente mese di febbraio.

Tecnica PLT e supporti consequenziali: quale, pertanto, la posizione dei singoli indici?

S & P 500: l’indice USA si trova al di sopra di un essenziale riferimento di lungo, posto in area 1867, in base alla tecnica PLT, il cui cedimento, confermato in chiusura mensile, condurrebbe verso i livelli rappresentati dalla medie a 44 e poi a 55 mesi, di cui la prima si trova quasi millimetricamente a contatto con un altro riferimento essenziale, la trend line supportiva di lungo posta a circa 1806.

Un forte campanello d’allarme suonerebbe, quindi, al cedimento confermato in chiusura mensile di 1867, mentre la rottura sotto area 1800 sarebbe un’ulteriore conferma di ribasso di lungo.

Il primo obiettivo, in tal caso, sarebbe rappresentato dalla media mobile a 55 mesi, ma poi il ribasso di lungo proseguirebbe verso gli obiettivi già definiti in precedenti interviste.

Dax: l’indice tedesco ha ceduto almeno temporaneamente la media mobile a 45 e si sta dirigendo verso quella a 55 mesi, ora in area 9016.

Un cedimento di tale livello condurrebbe verso il test con il bordo inferiore del canale di lungo in area 8700, nonché supporto statico già formatosi in febbraio.

Va rilevato che un mancato recupero in chiusura mensile di 9325 sarebbe un pessimo segnale in base alla tecnica PLT, mentre una rottura del bordo inferiore del canale di lungo condurrebbe i corsi prima verso 7240, dove transita un’altra trend line, quest’ultima direi di lunghissimo termine, poi i corsi sarebbero indirizzati verso gli obiettivi di lungo, già delineati da magic box in precedenti interviste.

Fib: il future sul nostro indice si trova al di sotto dei vari riferimenti, accennati per gli altri indici, tranne il bordo inferiore del canale di lungo in corrispondenza del minimo di febbraio.

Una delle situazioni, quindi, più negative, e la confermata rottura della trend line di lungo renderebbe attuali gli obiettivi ribassisti di lungo già delineati.

Eurostoxx: anche l’Eurostoxx ha ceduto, salvo recuperi in chiusura mensile, i riferimenti di PLT e delle medie mobili.

Una rottura in chiusura mensile del minimo già realizzatosi a febbraio confermerebbe prima un obiettivo lungo un’altra trend line di lungo, ora intersecante area 2280.

Poi, più sotto, diverrebbero di attualità gli obiettivi di lungo, già definiti in precedenti interventi.

Ma, secondo Magic box settato su time frame mensile, quali sarebbero gli obiettivi di lungo al rialzo, in caso di inversione rialzista del trend di medio e ripresa del trend rialzista di lungo?

Dax: Obiettivi di lungo: prima area 12980, poi 15660. Primo setup entro dicembre 2017.

S & P 500: Obiettivi di lungo: area 2450 con primo setup entro dicembre 2017 e possibili estensioni temporali sino al 2019. Tuttavia, in overshooting sono possibili ulteriori obiettivi rialzisti di cui il più ambizioso si colloca in area 3158.

Fib: nel medio area 26400 entro ottobre 2016, poi sul lungo termine area 31700.

Eurostoxx: area 4390 entro dic. 2018.