Mercati internazionali e loro scenari futuri

Portofino

Avevamo scritto, in un nostro precedente articolo, che il trend di breve e medio termine, ribassista, si trovava in prossimità di taluni supporti di rilievo anche per il lungo termine.
In chiave intermarket, come sappiamo, è di solito il Dow Jones a definire i movimenti principali sui mercati azionari occidentali, e proprio per questo motivo, indicavamo l’opportunità di seguire i movimenti sia del Fib che del Dow Jones, in prossimità di tali livelli, in quanto solo un segnale confermato dal secondo indice avrebbe quel minimo di attendibilità, auspicabile in una situazione in cui gran parte dei movimenti, quanto meno di breve, pare dettata più dalle news del momento, che da movimenti geometrici.

Ma l’analista, appunto, deve sapere andare al di là delle ragioni del trading di breve, ed individuare gli elementi di fondo del mercato.

Sui mercati abbiamo assistito alla seguente dinamica, da noi preventivata.
Sul Dow Jones, in prossimità del livello supportivo di medio/lungo in area 11800, abbiamo assistito alla tenuta del medesimo, circostanza che pone l’alternativa tra puro rimbalzo e ripresa del trend primario.
Sul Fib, invece, il movimento ha raggiunto e superato taluni elementi supportivi, ma appunto tale rottura non è stata confermata sul corrispondente livello del Dow, il che pone la probabilità, al momento, di una falsa rottura, anche in considerazione della possibilità di tracciare un’altra trend line supportiva di lungo, su cui il Fib al momento ha arrestato il proprio ribasso.

Per dirimere la controversia tra rialzisti e ribassisti, possiamo considerare due elementi principali.
E’ statisticamente il Dow a determinare il trend di fondo delle altre borse occidentali, e quindi prevale, al momento, la tenuta del supporto di lungo.
Inoltre una regola fondamentale, relativa ai trend, è che questi perdurano, finchè non ne è comprovata la fine.
Possiamo quindi affermare che il Dow si trova tuttora in un trend rialzista di lungo, e tale permarrà fino alla rottura della trend line primaria.
Difficilmente, il ribasso sul Fib, in assenza di una confermata rottura ribassista d’oltre oceano, potrà essere letto come termine di tutto il rialzo intrapreso nel 2009.

Lo scenario alternativo, in caso di confermato ribasso sugli indici USA, non è tuttavia da escludere, anche perché non siamo ancora in presenza di un conferma della ripresa rialzista.
In tal caso, la proiezione più probabile riconduce ad un movimento A B C, di cui onda A ribassista dai massimi di maggio, onda B di rimbalzo, ed infine un’onda C ribassista, che potrebbe estendersi fino al periodo autunnale.

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