PIl cinese: pretesto per continuare a scendere o salire?

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Nuovo rallentamento nell’economia cinese con il dato sul PIL pubblicato questa notte che delude le attese, ma non troppo. Il dato sulla crescita della Cina si ferma infatti al 6.8% rispetto al precedente a 6.9%, ma senza mandare nel panico i mercati che forse si aspettavano uno scenario ben più lugubre fermo restando che la performance del 2015 rimane comunque il dato peggiore da 25 anni.

Con il consolidamento della situazione in Cina, i mercati provano il rimbalzo a partire dall’Asia dove tutti i principali listini sono positivi. Il recupero, favorito anche dalla stabilizzazione delle quotazioni del greggio, sta infondendo maggiore fiducia e ritorno al rischio anche in Europa dove le piazze del Vecchio Continente aprono tutte con il segno più.

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Sul fronte commodities rimane l’incognita sul petrolio che sta affrontando una fase di sovrapproduzione con i dati sui livelli di estrazione che rimangono ai massimi storici.

Con la rimozione delle sanzioni all’Iran, il paese mediorientale ha intenzione di ritornare velocemente sul mercato e punta all’Europa per farlo: il ministro dell’energia iraniano ha dichiarato che il paese ha la capacità di immettere in breve tempo fino a ulteriori 500k barili al giorno e pensa proprio al mediterraneo per l’implementazione del piano di rientro sul mercato.

 

Market Movers

03:00 Cina PIL a/a cons. 6.8% prec. 6.9%

03:00 Cina Produzione industriale a/a cons. 10.2% prec. 10.0%

03:00 Cina Vendite al dettaglio a/a cons. 11.3% prec. 11.2%

08:00 Germania Inflazione a/a cons. 0.3% prec. 0.4%

10:00 Eurozona Bilancia delle partite correnti cons. 22.2b prec. 27.5b

10:30 Regno Unito Inflazione a/a cons. 0.2% prec. 0.1%

11:00 Eurozona Inflazione a/a cons. 0.2% prec. 0.2%

11:00 Eurozona Inflazione core a/a cons. 0.9% prec. 0.9%

11:00 Germania Economic Sentiment ZEW cons. 9 prec. 16.1

13:00 Turchia Riunione politica monetaria TCMB cons. 7.5% prec. 7.5%

 

EURUSD

La moneta unica recupera terreno in apertura di sessione riportandosi in area 1.0890 sulla scia dei dati positivi in Cina e soprattutto sulle buone performance dell’inflazione in Germania e della bilancia delle partite correnti. Attesa comunque per i dati aggregati sull’inflazione in uscita in mattinata oltre al ritorno in positivo delle borse europee che comunque non stanno spingendo al ribasso il rapporto tra moneta unica e biglietto verde che sembra quindi indirizzato verso quota 1.09.

 

GBPUSD

Inflazione in aumento per il comparto core che si attesta su base annua a +1.4% battendo le stime a +1.2%. Anche il dato generale mensile sale a 0.1% dallo 0.0% del mese precedente, mentre rimane stabile il dato anno su anno a 0.2%. La sterlina rimbalza quindi verso quota 1.4350 dopo aver incassato anche il risultato positivo delle vendite al dettaglio che recuperano terreno per il mese di dicembre. La prospettiva è comunque legata al consolidamento del cable per l’area tra 1.43 e 1.4350 in vista dei dati europei e soprattutto dell’apertura di Wall Street dopo la festività di ieri.

 

USDJPY

Lo yen giapponese perde terreno durante la conclusione asiatica portandosi da quota 117.40 fino in prossimità di 117.80 dove scambia in apertura dei mercati europei. Pesano sulle quotazioni della divisa del Sol Levante la performance positiva del mercato azionario nipponico con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che mette a segno un +0.55% e il ritorno al rischio dopo i dati cinesi che, seppure deludenti rispetto alle attese, non delineano quella situazione di criticità dell’economia del gigante asiatico che aveva spaventato i mercati nei giorni scorsi. La previsione per oggi è per un consolidamento dell’area tra 117.50 e 118.00 in attesa degli Stati Uniti che rientrano oggi dopo la festività del Martin Luther King’s day portando nuovi acquisti sul dollaro con la tendenza al rialzo per USDJPY.

Emanuele Rigo