Dopo mesi di attesa entra nel vivo il piano di ristrutturazione del settore bancario greco. Il via libera della Commissione Europea al piano di aiuti da 2.72 miliardi di euro arriva domenica dopo che la Piraeus Bank ha mostrato di aver fatto passi significativi sulla via del risanamento dei propri conti. Anche la BCE ha mostrato soddisfazione dopo aver segnalato la necessità di una ricapitalizzazione a quasi 5 miliardi coperti per i due quinti da investitori privati e i rimanenti dal governo di Atene.
Sempre sul fronte europeo si apre la settimana clou per i mercati del Vecchio Continente con la riunione di politica monetaria della BCE prevista per giovedì.
Il presidente Mario Draghi sarà chiamato a dare seguito alle aspettative degli operatori dopo le impegnative dichiarazioni dello scorso Ottobre in cui ha sostenuto la determinazione dell’istituto di Francoforte a riportare velocemente l’inflazione su livelli di medio termine vicini al target statutario della BCE.
Ma non solo.
Sarà fondamentale per il consiglio direttivo dare un messaggio chiaro circa la disponibilità a intervenire in modo marcato che potrebbe anche tradursi in una dose di accomodamento monetario ulteriormente rincarato. Si parla ormai apertamente di sforbiciata sul tasso di deposito oltre ovviamente all’aumento in scopo del Quantitative Easing. Ma ora sorge anche un’altra ipotesi che potrebbe portare addirittura ad un taglio del refi che passerebbe dall’attuale 0.05% in territorio negativo per la prima volta nella storia della BCE.
Market Movers
02:00 Giappone Discorso Kuroda (BOJ)
11:00 Italia Inflazione m/m prel. cons. -0.2% prec. 0.2%
14:00 Germania Inflazione m/m prel. cons. 0.1% prec. 0.0%
16:00 Stati Uniti Vendite di case in corso m/m cons. 1.5% prec. -2.3%
EURUSD
La forza del dollaro che sta contraddistinguendo l’inizio della settimana non si fa attendere nemmeno nel rapporto con la moneta unica che, seppure in modo moderato, si attesta in area 1.0575 con un lieve calo in apertura della sessione europea per effetto del rimbalzo dei mercati azionari europei. Le prospettive per la settimana sono ancora abbastanza incerte in previsione della riunione della BCE di giovedì, ma sembra che la tendenza ai ribassi potrebbe essere arginata ai livelli di 1.05 poiché i mercati già scontano un’azione incisiva da parte della Banca Centrale Europea.
GBPUSD
La sterlina continua il percorso di sofferenza nei confronti del biglietto verde con le quotazioni del cable che aprono la settimana invariate, ma sui minimi relativi in area 1.5030, sotto il livello di 1.5050 che segnava il doppio minimo fatto registrare ad inizio mese e la settimana scorsa. Sembra che la prospettiva di un rialzo da parte della FED il prossimo 16 Dicembre continui a governare lo scenario sul cambio GBPUSD che, in assenza di dati macroeconomici in uscita nella giornata di oggi, si mantiene stabile tra 1.50 e 1.5050.
USDJPY
Giornata ancora all’insegna della lateralità sullo yen giapponese che chiude la sessione asiatica in area 122.80, nonostante la discesa dell’indice Nikkei della borsa di Tokyo che cede lo 0.69%. Le recenti indiscrezioni circa la perdita di oltre 64 miliardi del più grande fondo pensioni giapponese GPIF non sembra aver influenzato eccessivamente il tasso di cambio che rimane comunque piuttosto debole rispetto ai livelli toccati a 122.20 la settimana scorsa.