Il QE sarà come da attese dei mercati?

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Non accennano a diminuire le tensioni in medio oriente e a gettare benzina sul fuoco è il muro contro muro tra Turchia e Russia sul caso del jet russo abbattuto al confine settentrionale della Siria. Tuttavia i mercati sembrano mantenere la calma, anche perché il rischio di rappresaglia militare è molto limitato, nonostante l’incidente sia piuttosto grave sul fronte diplomatico.

Emanuele Rigo&Daniele Ponzinibbi & Gerardo Marciano : le loro Proiezioni sui mercati fino al Dicembre 2016

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Molti rapporti, soprattutto economici, tra Ankara e Mosca sono ora a rischio e nonostante entrambe le parti reiterino la responsabilità dell’altra, nessuna delle due ha intenzione di intraprendere uno scontro frontale. La Russia infatti non vuole entrare in contrasto con la NATO, dopo aver cercato di rinsaldare le relazioni con l’occidente, mentre per la Turchia l’impressione è che un’escalation non sarebbe vista positivamente dagli alleati atlantici.

Sul fronte mercati comunque le tensioni sembrano non aver sortito alcun effetto rilevante con le piazze europee che consolidano i recuperi di ieri e gli Stati Uniti che si avviano verso una fine mese contrassegnata dalla festività del Thanksgiving Day (festa del ringraziamento ndr) e successivamente dall’inizio della stagione natalizia con il famigerato black friday in cui si dà il la agli acquisti per le festività.

Sempre sul fronte europeo, i riflettori sono ora puntati su Mario Draghi, presidente della Banca Centrale europea che sarà impegnato ora nella definizione della strategia in termini di politica monetaria che vedrà la luce il prossimo 3 Dicembre con la riunione della BCE.

Mentre i mercati scontano già ampiamente un aumento del quantitative easing, sarà l’entità ed incisività dell’azione della BCE ad influenzare in modo maggiore la risposta del mercato.

Anche il tentativo del presidente Draghi di indebolire la moneta unica con il messaggio derivante dal financial stability report di ieri potrebbe essere vano se poi l’istituto di Francoforte non agirà in modo appropriato, ovvero sorprendendo i mercati così come avvenne nelle fasi precedenti l’inaugurazione del primo QE.

Market Movers

13:00 Germania Fiducia consumatori GFK cons. 9.2 prec. 9.4

EURUSD

La giornata si apre in territorio invariato per la moneta unica che si ferma a 1.0610 dopo un rimbalzo dai minimi di ieri in area 1.0560 che sono seguiti alla pubblicazione del financial stability review della BCE che ha messo in evidenza l’impatto significativo dei rischi sull’economia europea derivanti dai mercati emergenti. Il rapporto tra moneta unica e biglietto verde sta affrontando un appiattimento della volatilità in queste prime ore di contrattazioni in Europa in vista anche dell’assenza di dati macro particolarmente rilevanti nel Vecchio Continente e della chiusura di Wall Street per la festività del Thanksgiving.

GBPUSD

Il report di autunno presentato ieri ha dato origine a diversi spunti di volatilità che hanno creato un certo movimento sul cable. Dopo aver toccato un doppio minimo in area 1.5050, la sterlina inglese ha ripreso terreno rispetto al biglietto verde riportandosi in area 1.5230, salvo poi stornare verso quota 1.5110 in apertura dei mercati europei. Anche per GBPUSD non sono previsti particolari movimenti per la giornata di oggi a causa dell’assenza degli Stati Uniti, se non un consolidamento previsto intorno ad area 1.51

USDJPY

Anche per lo yen abbiamo assistito ad un’iniziale fase di arretramento verso 123.00 dal livello di 122.20, supporto già descritto in questa sede nelle edizioni precedenti, per effetto del recupero del mercato azionario nipponico con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che chiude la sessione asiatica con un +0.49%. Tuttavia, la giornata di contrattazioni in Europa si apre all’insegna dei recuperi per lo yen che si riporta verso quota 122.60 con la possibilità di consolidare l’intorno di 122.50 in previsione dell’abbassamento della volatilità per l’assenza degli Stati Uniti.

Emanuele Rigo

Ava Trade