Dopo i dati britannici sul PIL di stamani leggermente sotto le attese anche gli ordinativi di beni durevoli negli USA sono usciti in calo e peggio delle attese. Come dire: “calma che qua ci vuole poco per far tornare in recessione anche i paesi che erano tra i pochi ad esserne usciti”. Un supporto notevole alla politica accomodante sui tassi che la Yellen intende far mantenere alla FED.
Come sempre a dati negativi le borse possono anche avere reazioni di breve (da qualche ora a un paio di giorni) negative. Poi si riprende a ragionare sulla liquidità disponibile e su come impiegarla e i listini non possono fare altro che riprendere a salire. Con l’auspicio che buona parte dei denari che finiscono in borsa tramite collocamenti e aumenti di capitale ad hoc per il periodo, vengano utilizzati dalle aziende per la creazione di posti di lavoro. Viceversa si finirà per formare di nuovo una bolla colossale in quanto senza fondamenta e prospettive.
Ora una piccola digressione:
Il trader ovvero il gestore possono attingere alla mole di informazioni che i vari e-book mettono a disposizione (anche un paio bastano) , perché no fare riferimento anche a proprie metodologie e/o strumenti efficienti ed avere poi un riferimento quotidiano prezioso nel BLOG.
Finalmente ad ognuno il proprio ruolo in modo chiaro e continuativo.PDB dunque non filtra più le singole giornate che per la famosa legge di Murphy poi talvolta saltano occasioni favorevoli ma mette ogni giorno l’operatore in condizione di scegliere.