MERCATI AZIONARI TRA CIGNI NERI ED ANALISI TECNICA
Intervista a Gian Piero Turletti
Cosa pensa delle ultime news sui mercati azionari?
Le ultime news non sono certo incoraggianti.
Mi riferisco allo scandalo Volkswagen, e questa mattina alla Total.
Si tratta di quei famosi cigni neri di cui parla Taleb, sostanzialmente situazioni non prevedibili per la maggior parte degli operatori, che possono impattare significativamente sui mercati, questa volta in senso negativo.
Il tutto, peraltro, unitamente alla già negativa accoglienza delle decisioni della Fed sulla propria politica monetaria.
Ma, ancora una volta, ho con piacere riscontrato che certe metodologie di analisi tecnica paiono continuare a funzionare egregiamente, pur a fronte di situazioni imprevedibili.
Infatti siamo in presenza, soprattutto sul Dax, di elementi di riferimento essenziale in ottica supportiva, nel senso che la chiusura di ieri si è fermata poco sopra il livello, sotto il quale prenderebbe vigore un ampio pattern ribassista, con potenziali target su livelli decisamente più bassi di quelli attuali.
Pertanto la valenza di certi livelli continua a farsi sentire.
Prendiamo quindi in considerazione proprio l’indice di riferimento principale, per lo scandalo automobilistico, il Dax: quali prospettive?
Proprio nella seduta di ieri l’indice tedesco ha chiuso quasi millimetricamente a contatto con quello che, nella precedente intervista, avevo definito come sostanziale spartiacque tra ribasso di breve/medio e più ampio ribasso di medio.
In tal senso, un cedimento confermato di tale livello, confermato poi sotto area 9338 come ultimo baluardo, renderebbe di attualità i successivi target ribassisti, prima area 8920, poi in overshooting sino a 7200.
I primi setup temporali si collocano attorno a metà ottobre.
Passiamo quindi alla situazione del nostro Ftse mib e dell’Eurostoxx.
La dinamica ribassista di breve del Ftse mib ha un potenziale approdo in area 20130 con primo setup entro il 30 settembre.
Un cedimento confermato di quest’area avrebbe potenziali implicazioni sino ad un primo target in area 17790 con primo setup entro il 10 dicembre, ed una seconda area obiettivo in overshooting sino a 14650 con possibile estensione del ribasso sino a febbraio.
Quanto all’Eurostoxx, il cedimento del secondo target in overshooting, relativo al primo pattern ribassista, rende di attualità gli obiettivi relativi al secondo e più ampio pattern ribassista: prima area 2746 con primo setup entro l’11 novembre, poi eventualmente area 2618 con primo setup entro novembre, ma con possibile estensione sino a metà marzo.
Passando allo S & P 500, quali sono le prospettive?
La situazione tecnica è caratterizzata da corsi inferiori al primo target ribassista di breve, ma che ieri hanno chiuso in corrispondenza con il primo target di medio in area 1943.
In caso di confermato cedimento di tale area, avremmo in sequela due principali target: prima un target di breve in area 1880, poi, in ottica di medio, un target in overshooting sino in area 1790 con primo setup per inizio marzo.
Da sottolineare che tale secondo target passa a poca distanza dal bordo inferiore del canale rialzista di lungo, che raggiungerà area 1770 con primi setup entro novembre, ma possibile estensione sino a marzo.
Sono quindi da escludere riprese ed inversioni rialziste anche significative e come si conciliano queste previsioni con precedenti proiezioni rialziste?
Siamo in presenza, lo ribadisco ancora una volta, di un trend rialzista di lungo termine, che verrà meno solo al confermato cedimento di taluni supporti.
Nell’ambito di un trend al rialzo di lungo, possiamo avere movimenti nella direzione del trend oppure opposti.
Per verificare se permane la direzione favorevole al trend primario, con conseguenti proiezioni rialziste, o invece in direzione opposta, con conseguenti target ribassisti di breve o medio, occorre monitorare supporti e resistenze.
L’attuale situazione dei principali mercati azionari è caratterizzata dal cedimento di determinati supporti e, in caso di cedimento di ulteriori supporti, il ribasso si potrà estendere sino ai target sopra individuati.
Se, invece, assistessimo ad una ripresa oltre certi livelli, su cui ci soffermeremo eventualmente in successivi interventi, allora verranno archiviate le proiezioni ribassiste e ritorneranno di attualità gli obiettivi rialzisti, già peraltro individuati.