Il PIL USA esce a +2.3% in forte ripresa dal trimestre precedente ma inferiore alle attese pompate a +2.6%. I due dati sulla disoccupazione si contraddicono quasi ad annullarsi mentre in Germania la disoccupazione torna, sia pure di poco a crescere.
Come dire che forse i teutoni dovrebbero imparare dagli americani che, pur colonizzatori lasciamo almeno l’aria da respirare ai propri partner.
La Germania invece tramite i vari trattati che impone via UE, nella sua sete di rivincita e di riscrivere la storia sui tavoli anziché sui campi di battaglia, pare non intenzionata a concedere altrettanto respiro ai paesi europei in difficoltà come Italia e Grecia.
La crescita del PIL spagnolo per quanto artificiosa (Madrid ha ottenuto deroghe specifiche) aiuterà i tedeschi a mantenere la propria rigidità.
Prima o poi però i boomerang tornano indietro. E non parlo solo del numero di BMW e Mercedes si alta cilindrata il cui numero di immatricolazioni in Italia sta precipitando da tempo…
Gianluca Braguzzi è un Gestore di fondi comuni di investimento