A Bruxelles è stato finalmente raggiunto il tanto agognato accordo con il governo greco dopo una notte estenuante di trattative a livello politico che segue uno dei periodi più intensi e più duri per l’Europa.
La piccola Grecia è stata in grado di esporre tutti i nervi scoperti dell’assetto istituzionale ed economico dell’Europa unita e la totale capitolazione di Tsipras di fronte alle richieste dei creditori arriva ad un prezzo altissimo.
La spaccatura politica tra nord e sud è stata evidentissima, oltre alla profonda crisi di fiducia che si è consumata non solo ai tavoli politici, ma soprattutto nelle piazze e tra i diversi popoli che sono parte fondante del più ambizioso progetto della storia moderna.
Non ci sono vincitori o vinti: non è una sconfitta la capitolazione di Tsipras e dell’agguerrito governo di Atene, così come non è una vittoria l’imposizione di tutte le richieste tedesche e dell’asse dei “paesi del nord”. La frattura ha permesso l’insinuarsi delle posizioni più moderate e flessibili di Francia e Italia che sono stati i veri promotori del successo.
La profonda ferita che si è aperta in questi giorni e che andrà curata nei prossimi mesi e anni rappresenta la vera opportunità per l’unione come la conosciamo: o si infetterà e porterà al disfacimento del progetto europeo, oppure si cicatrizzerà rendendo l’Europa più forte e giusta.
Market Movers
Alle 2:00 in Cina la bilancia commerciale è attesa a 68.7 miliardi dai 59.49 miliardi della rilevazione precedente con le importazioni che dovrebbero aumentare rimanendo comunque in territorio negativo a -15.0% dal -17.6% della lettura scorsa e le esportazioni in netto recupero a -0.2% dal tonfo a -2.5% della rilevazione precedente.
Alle 6:30 in Giappone la produzione industriale dovrebbe mostrare una decisa flessione a -4.0% dallo 0.1% della rilevazione precedente.
Alle 15:00 in Europa riunione dell’eurogruppo.
EURUSD
Dopo l’iniziale apertura euforica per la moneta unica che ha raggiunto 1.12 con l’inizio delle contrattazioni in Europa, gli animi si sono raffreddati riportando il cambio tra euro e dollaro americano in area 1.1080 anche per effetto del marcato e sensibile recupero dei listini azionari del vecchio continente. L’impostazione della moneta unica rimane comunque laterale nell’intervallo che ha caratterizzato le ultime settimane tra 1.10 e 1.1150 con la possibilità che uno storno riporti il cambio sopra 1.11 già durante la giornata di oggi.
GBPUSD
La sterlina inglese mantiene il sangue freddo continuando il percorso di accumulazione iniziato la scorsa settimana in area 1.5520 con la possibilità che l’accordo sul tema greco possa spingere ulteriormente la sterlina al rialzo verso 1.5550 già nella prima parte della giornata e l’assenza di dati macroeconomici durante la giornata oltre alla tipica liquidità estiva contribuiranno ulteriormente a rendere gli scambi ostaggi della situazione di euforia.
USDJPY
Deteriorata notevolmente la situazione dello yen giapponese che si indebolisce fortemente nei confronti del biglietto verde riportandosi sui minimi da due settimane in area 123.40 dopo che l’annuncio dell’accordo in Europa ha spinto al rialzo i listini azionari del Sol Levante rinormalizzando l’avversione al rischio che aveva favorito la divisa nipponica fino a 120.40. L’attesa per la giornata è per scambi che possano riportare sotto controllo il forte apprezzamento del biglietto verde con la possibilità di uno storno verso 123.0.
Emanuele Rigo
Ava Trade