Tsipras ora fa volare i mercati!

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La proposta giunta ieri sera in extremis, in pieno stile Tsipras, sembra sia stata scritta in collaborazione con i tecnici inviati dal presidente francese François Hollande e dovrebbe contenere una proposta credibile e risolutiva, salvo scherzi piuttosto improbabili della delegazione d’oltralpe.

Fonti delle istituzioni hanno riferito che la proposta greca è “molto simile a quella sul tavolo il 26 Giugno” scorso rendendola di fatto accettabile per i creditori internazionali. Situazione risolta? Non proprio e non ancora.

Ciò che risulta paradossale è il fatto che il governo di Atene proponga un accordo su cui ha richiesto un referendum che ha avuto un plebiscito formidabile in favore del “No” alla stessa.

E proprio da qui si evince che il merito della discussione è squisitamente politico.

La vera sfida, infatti, passerà con buona probabilità sul fronte interno al parlamento dominato da Syriza dove la frangia più estrema e integralista ha già annunciato un atteggiamento contrario senza se e senza ma all’accordo: qualunque esso sia. Mancheranno a Tsipras circa 40 voti di Piattaforma Sinistra, la frangia più estrema del partito che fa capo al ministro dell’energia Lafazanis.

Lafazanis che non più tardi di due settimane fa, in vistita in Russia, ha firmato l’accordo con Putin per il gasdotto “southstream” fortemente voluto da Mosca per bypassare l’ingrata Kiev. Tuttavia il progetto sembra essere ad un punto morto dopo che Gazprom ha disdettato il contratto con l’italiana Saipem che stave per ancorare in acque territoriali russe la piattaforma per l’inizio dei lavori.

Sembra infatti che i russi siano al lavoro per un rafforzamento della linea nord con un progetto per la posa di un gasdotto che passi dal Baltico fino alla Germania: un duro colpo non solo per Saipem, ma anche per la Grecia che vedrebbe sfumare un piano di investimenti da oltre due miliardi, fatto che probabilmente potrebbe rendere più ragionevoli gli estremisti ellenici. È certo che il primo ministro ellenico potrebbe contare, in un impeto di responsabilità,  sui voti delle opposizioni dopo aver creato attorno a sé un consenso popolare molto ampio grazie al referendum che ha avuto paradossalmente anche l’effetto di piegare a Tsipras proprio i partiti di opposizione.

 

Market Movers

Alle 10:30 nel Regno Unito il dato sulla bilancia commerciale dovrebbe mostrare un deterioramento a -9.70 miliardi dai -8.56 miliardi della lettura precedente. Il dato relativo alla componente non-UE è atteso a -2.55 miliardi dai -2.09 della rilevazione precedente.

Alle 14:30 in Canada la variazione del numero di occupati dovrebbe mostrare una flessione a -10.0 mila unità delle 58.9 mila della rilevazione precedente per un tasso di disoccupazione atteso in aumento a 6.9% dal 6.8% della lettura scorsa.

Alle 17:35 negli Stati Uniti conferenza stampa del membro del FOMC Rosengren seguito alle 18:30 dal governatore della FED Yellen.

 

EURUSD

Dopo l’annuncio della capitolazione di Tsipras, che apre comunque scenari inediti a livello politico sia europeo che nazionale, la moneta unica riparte oltre 1.11 arrivando in prossimità del livello 1.1150, ma senza toccarlo. L’apertura dei mercati in Europa ha visto un riassestamento di EURUSD in area 1.1110 con la prospettiva di ulteriori rialzi in un generalizzato clima di fiducia su una possibile risoluzione della crisi greca che volge alla naturale conclusione.

 

GBPUSD

La sterlina inglese apre la giornata in territorio positivo lasciando il livello di 1.5350 dove sostava da metà settimana e riportandosi in area 1.5450 dopo che le notizie positive in arrivo dall’Europa hanno contribuito a spingere sia la moneta unica che la sterlina inglese nel rapporto con il biglietto verde che tiene solo nei confronti dello yen giapponese. L’attesa per i dati sulla bilancia commerciale potrebbero confermare ulteriormente lo stato di salute dell’economia britannica portando il cambio a stornare parte delle perdite della settimana verso il livello di 1.55.

 

USDJPY

Prosegue il percorso di indebolimento dello yen giapponese che tocca il livello di 122.15 in apertura dei mercati europei dopo una sessione asiatica all’insegna dei guadagni sui mercati azionari trascinati al rialzo dalla fiducia sulla questione greca e dal recupero della borsa cinese. La generalizzata debolezza di dollaro che ha portato ad un recupero di tutte le altre valute, non sembra avere effetto nel caso del rapporto con la divisa nipponica che viene abbandonata grazie al ritorno della fiducia sui mercati verso le altre asset class. I rialzi potrebbero quindi portare USDJPY verso quota 122.50 durante la giornata.

Emanuele Rigo

Ava Trade