Scortesia per scortesia (istituzionalmente parlando) nell’epilogo della questione greca ieri il presidente della commissione europea Junker ha risposto con una conferenza stampa a Tsipras che venerdì aveva interrotto le negoziazioni indicendo a sorpresa un referendum.
L’appello accorato in tre lingue (inglese, francese e tedesco) il lussemburghese ha illustrato i termini delle proposte dei creditori che sono circolate già nei giorni scorsi e si è rivolto direttamente ai cittadini greci chiamandoli alla responsabilità sottolineando il timore che il governo di Tsipras non abbia detto tutta la verità.
“Votate sì” è stato il motivo dominante dell’accorato, ancorché poco dialettico, discorso di Junker. “Votate sì qualunque sia la questione posta” ad indicare che sì significa rimanere all’interno della “famiglia europea”.
Qualcuno ha visto questa mossa come un tentativo maldestro di influenzare l’opinione pubblica che, vista la reputazione di cui gode il presidente della commissione in terra ellenica, rischia di essere un vero e proprio boomerang.
Tuttavia, considerata la posta in gioco, ormai ogni arma è lecita!
Market Movers
Alle 9:55 in Germania il dato sul mercato del lavoro vede il tasso di disoccupazione invariato al 6.4%.
Alle 10:30 nel Regno Unito il dato sul PIL trimestrale è atteso in aumento allo 0.4% dallo 0.3% precedente, mentre il dato annualizzato è atteso in aumento al 2.5% dal 2.4% della lettura scorsa.
Alle 11:00 in Europa il dato preliminare sull’inflazione annualizzata è atteso a 0.2% dallo 0.3% precedente.
Alle 14:30 in Canada è atteso in aumento a 0.1% dal -0.2% del mese precedente.
Alle 16:00 negli Stati Uniti il dato CB sulla fiducia dei consumatori è atteso in aumento a 97.3 dal 95.4 precedente.
EURUSD
La moneta unica mantiene terreno nei confronti del dollaro dopo che ieri, dai minimi a 1.0950 era tornata fino oltre 1.1250. Il livello attuale intorno a quota 1.1150 denota un ritorno nell’area di stabilità tra 1.1150 e 1.14 già testata durante le ultime settimane e che sembra il corridoio di attesa. È importante sottolineare come attualmente non esistano elementi tali da lasciar pensare ad una deviazione da questo livello nonostante i dati europei, tutto sommato incoraggianti, non forniscano spunti di riflessione rilevanti.
GBPUSD
Sorprendentemente il cable è in fase attendista e non approfitta della situazione caotica nell’eurozona per recuperare terreno nei confronti del biglietto verde. L’attesa per i dati sul PIL tuttavia sta creando buone aspettative per un ritorno in territorio positive rispetto alla chiusura della scorsa settimana con la possibilità che dai livelli attuali di 1.5720 si passi oltre 1.5750 verso quota 1.58 qualora i dati sulle performance del paese risultato migliori delle attese.
USDJPY
Lo yen sta vendendo una fase di forte recupero nei confronti del dollaro, un recupero marcato dall’intenzione del primo ministro Abe di intraprendere una battaglia a 360 gradi per combattere e ridurre il debito pubblico maggiore del mondo. La fiducia nella politica del primo ministro oltre ovviamente al ricorso degli investitori allo yen come valuta rifugio stanno creando un movimento in forte discesa per USDJPY che apre la sessione europea in area 122.20 scendendo dai massimi di ieri a 122.70 con la possibilità di accumulare in area 122.0 – 122.50 prima di ripartire al ribasso.