Intervista a Gian Piero Turletti
Assistiamo a molta volatilità, in questo periodo, come interpretarla e come districarsi tra le continue piroette dei mercati?
La volatilità è una delle componenti dei mercati finanziari, più accentuata nel breve termine, meno su periodi di tempo più lunghi, peraltro con estremi che ruotano attorno a valori medi, misurabile quindi con vari parametri, tra cui la deviazione standard.
Ma direi che, più che volatilità, tengono banco in questa fase le continue piroette dei mercati, complici anche le continue e contraddittorie notizie sul fronte greco.
Come comportarsi? Affidandosi a sistemi di provata efficacia che, prima ancora che tutto questo succedesse, hanno proiettato con notevole efficacia gli scenari futuri, tra cui, modestamente, Magic box.
Ma le proiezioni ed i segnali dei vari metodi sono tradabili?
Assolutamente sì, il trucco, per così dire, sta nell’evitare, in periodi contrassegnati da continui capovolgimenti di fronte, metodi di tipo stop and reverse, per prediligere metodi stop and flat.
Faccio un esempio: chi ha seguito le indicazioni del mio metodo, ha praticamente notato la centratura di diversi obiettivi al ribasso.
Su questi si potevano chiudere eventuali short, quanto meno ai primi segnali di inversione rialzista, per mettersi flat in attesa degli sviluppi successivi.
Ma, intanto, come sono andate le proiezioni in questi mercati da ottovolante?
Partiamo dallo S & P 500: è stata anticipata in pieno l’assoluta rilevanza di area 2086, ma anche come attorno a tale livello fosse probabile un possibile capovolgimento di fronte.
Mi spiego: attorno a determinati valori, in tempo e/o prezzo, assistiamo a quelli che io definisco nodi vibrazionali, dove si scatenano un po’ tutti, rialzisti e ribassisti, quindi nei primi giorni dell’interessamento di tali valori, evidentemente, assistiamo proprio a scenari del tipo continue piroette, e solo dopo due o tre giorni il trend si ristabilisce nella sua direzione definitiva.
Proprio per questo parlavo della rilevanza della conferma della rottura di area 2086/2085.
Al momento è stato superato anche un importante livello di resistenza dinamica, che potrebbe archiviare la precedente proiezione ribassista.
Vedremo cosa succederà e ci comporteremo di conseguenza.
Intanto, sono stati pienamente centrati in tempo e prezzo i target ribassisti su Eurostoxx e Dax, che tuttavia si trovano ancora nel rispettivo canale ribassista.
Un ulteriore avvicinamento alle rette di resistenza dinamica con contestuale cedimento delle quotazioni, o comunque nuovi ribassi, confermerebbero la prosecuzione del trend in corso, sino a ritestare, probabilmente, i target già centrati al ribasso.
Il Ftse mib è ripartito, dopo aver formato un minimo corrispondente alla parte inferiore del canale ribassista delineato con Magic box, a circa l’1 per cento di distanza dal minimo proiettato, ed ora si sta portando verso il bordo superiore del canale.
Complessivamente, notiamo quindi come il metodo delinei precisi target e riferimenti grafici, che poi rilevano tutto il loro impatto sulla dinamica delle quotazioni.
E per quanto concerne l’obbligazionario?
Anche sull’obbligazionario, pur non essendo facile per molti una proiezione, dopo un ribasso iniziato dopo una prolungata fase al rialzo, l’efficacia del metodo non si è fatta attendere:
avevamo previsto e scritto sul btp future, anche sul blog, una proiezione di minimo in area 128,48 ed il minimo, su cui quindi era consigliabile chiudere eventuali short, è stato 128,76, mentre analogo minimo, sul future bund, si è collocato a meno dell’1 per cento rispetto alla nostra proiezione in area 146,83.
Complessivamente, cosa dedurne?
Possiamo con evidenti ragioni affermare che Magic box descriva molto bene il futuro andamento dei mercati, sia come metodo proiettivo, sia come metodo trend following. Sui diversi mercati finanziari i corsi, infatti, risentono spesso degli elementi proiettati e delineati graficamente proprio dal metodo, e le loro dinamiche ne risultano fortemente impattate.