MERCATI AZIONARI TRA ORSI E TORI
INTERVISTA A GIAN PIERO TURLETTI
Nell’intervista di ieri lei ha parlato di deterioramento del quadro tecnico. Esiste una differenza tra questo concetto e quello di inversione di trend, e come si rapportano entrambi alla situazione attuale?
Come sottolineato nell’intervento di ieri, occorre considerare le dinamiche dei mercati, come passaggio da una fase all’altra.
L’uscita da un precedente trend, infatti, non significa necessariamente passaggio al trend opposto, ad esempio da rialzista a ribassista, ma solo che un certo trend è esaurito o in fase di esaurimento.
Un trend rialzista di medio, ad esempio, può certo degenerare verso il trend di tipo opposto, ma può anche dar luogo ad una successiva fase di ribasso di breve o laterale, senza che questo porti sempre ad un ribasso di medio.
E’ per questo che parlavo di deterioramento del quadro tecnico.
Al tempo stesso, fissavo precisi limiti, senza la rottura dei quali il quadro tecnico rientrava appunto in un’ottica laterale/ribassista di breve.
Nel momento in cui scrivo, ci troviamo appunto, a mio avviso, nell’ambito proprio di una siffatta situazione: una sorta di guerra, di lotta tra orsi e tori che ha almeno temporaneamente rotto il precedente equilibrio rialzista, ma non ha ancora decretato la vittoria degli orsi.
Da quali elementi trae la sua convinzione?
Consideriamo, ad esempio, il Dax: dai massimi recenti si era formato un canalino ribassista.
Meno è largo, e più breve, solitamente, è la sua durata.
Tale canale poteva allargarsi e formare un più ampio canale, in caso di rottura di determinati supporti, il che non si è verificato.
In alternativa poteva essere rotto al rialzo, e dare quindi luogo ad una correzione di breve.
Proprio ieri si è verificato questo secondo scenario, con la rottura al rialzo del bordo superiore.
Sugli altri mercati abbiamo assistito, sostanzialmente, ad un andamento correttivo di breve/laterale, che a questo punto pone la necessità di definire la futura tendenza tramite fuoriuscita da uno dei due livelli di resistenza o supporto, in cui paiono inseriti gli indici.
Un segnale di confermata rottura di uno dei due livelli è quindi fondamentale per la futura dinamica dei corsi.
Quali i livelli per i principali indici?
I supporti rinviano ai livelli definiti nella precedente intervista, mentre rappresentano resistenze di rilievo i recenti massimi, da cui è iniziato il movimento laterale/ribassista. Rappresentano i due estremi di un movimento, rilevante anche secondo i canoni di Magic box.
Importante anche la data in cui avverrà la violazione, per definire non solo futuri target di prezzo, ma anche di tempo.
Ed in ottica più ampia, non limitata al breve?
Da questo punto di vista, dobbiamo rilevare che i più rilevanti supporti del trend di medio/lungo si collocano molto più in basso e quindi non sono neppure stati interessati dai recenti movimenti.