Wall Street condiziona in apertura le Borse ma poi lo scenario cambia e a Milano questi titoli zavorrano il listino

hera

Le Borse europee continuano a soffrire l’andamento negativo della Borsa americana, tuttavia lo scenario di fondo sembra poter mutare. La seduta di oggi è indicativa di un possibile cambiamento all’orizzonte. L’avvio odierno delle Piazze in Europa è stato nuovamente in profondo rosso. Il nuovo tonfo della Borsa americana di ieri ha spinto i mercati azionari europei in ribasso in avvio di seduta. Anche la chiusura negativa delle Borse asiatiche ha condizionato l’avvio delle contrattazioni sui mercati azionari del Vecchio Continente. La Borsa di Tokyo, che chiude prima dell’inizio degli scambi in Europa, ha terminato in calo dell’1,7%. Questo ribasso è stato in linea con il calo dell’altro importante listino asiatico, quello di Hong Kong, dell’1,8%.

Due dati frenano in avvio la Borsa USA

Stamani, i primi scambi in Europa segnavano perdite superiori all’1,5%. Piazza Affari è arrivata in mattinata a perdere oltre l’1,8%. Le Borse si sono mantenute in profondo rosso fino all’avvio delle contrattazioni dei mercati USA. Wall Street condiziona in apertura le Borse targate UE, ma, dopo un avvio incerto, prende la via del rialzo, anche se timidamente. Questo recupero ha riportato gli acquisti sulle Piazze UE, che hanno chiuso in rosso ma con perdite molto ridotte rispetto all’avvio di seduta. L’inaspettato aumento delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione nella settimana del 7 maggio in USA, ha causato l’avvio debole di Wall Street.

Probabilmente ha inciso negativamente anche l’indice dei prezzi alla produzione, che ad aprile ha toccato l’11%. Il dato è inferiore all’incremento annuale dell’11,5% di marzo, però gli analisti si aspettavano un valore al 10,7%. Dopo una prima lettura negativa, il mercato ha rivalutato questi dati, considerandoli positivi. Così la Borsa USA, dopo un avvio in calo, ha recuperato un po’ di terreno. Al momento della chiusura delle Borse in Europa, il Nasdaq, che ieri era crollato di oltre il 3%, era in rialzo dello 0,5%.

Wall Street condiziona in apertura le Borse ma poi lo scenario cambia e a Milano questi titoli zavorrano il listino

Questo recupero è bastato alle Borse europee per salire nell’ultima ora di contrattazione e ridurre le perdite della mattinata. La Borsa di Milano alla fine della seduta chiude in ribasso dello 0,6% e l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) termina a 23.566 punti. Tra le blue chips spicca il rialzo di STMicroelectronics. Il mercato ha apprezzato il piano che prevede di realizzare ricavi per oltre 20 miliardi di dollari nel triennio 2025-2027. Il titolo è salito di quasi il 4%. Prosegue la corsa dei bancari, in particolare di Unicredit e di BPER Banca. L’indiscrezione sulla volontà di Unicredit di cedere gli asset in Russia ha spinto il titolo in rialzo del 2,9%. Ma i prezzi sono saliti anche di riflesso ad una notizia diffusa ieri. In rialzo anche BPER Banca che ha guadagnato il 2,4%.

Hera, Amplifon e Recordati hanno contribuito a zavorrare il mercato con perdite tra il 5% e il 7%. Hera ha chiuso in calo del 7,2%. I risultati trimestrali, pubblicati ieri, non sono piaciuti agli operatori, che hanno venduto a piene mani l’azione. Invece il mercato ha apprezzato i risultati trimestrali di Brembo. Oggi l’azione ha chiuso in rialzo del 7% e i prezzi sono saliti sui massimi da fine marzo.

Approfondimento

Il punto sui mercati