Come scegliere senza sbagliare un ottimo aceto al supermercato in base alle sue caratteristiche e un segreto per capire se sia di qualità

condimento

Quando dobbiamo fare la spesa prestiamo molta attenzione al risparmio, ma cercando sempre di portare a casa prodotti di qualità. A volte però è davvero difficile destreggiarsi tra i mille prodotti diversi che affollano gli scaffali dei negozi. Se da un lato è una cosa positiva, perché ci mette nella condizione di scegliere in maniera più libera, questo può anche generare confusione. Tra i prodotti più utilizzati in cucina c’è l’aceto.

Ormai considerato un prodotto di prima necessità, l’aceto è utilissimo e fondamentale per moltissime preparazioni. Inoltre, come ci insegnano le nostre nonne, diversi prodotti che abbiamo nella dispensa, come bicarbonato e aceto, possono essere indispensabili anche per pulire la casa, curare le piante e contro gli insetti. Oggi vogliamo dare dei consigli che ci permetteranno di capire quali siano le caratteristiche di questo prodotto in base alla sua tipologia e qualche altro consiglio utile.

Come scegliere senza sbagliare un ottimo aceto al supermercato in base alle sue caratteristiche e un segreto per capire se sia di qualità

Partiamo dal più comune, l’aceto di vino. Questo prodotto, per essere considerato tale, non deve avere un tasso alcolico superiore all’1,5% e deve contenere almeno il 6% di acido acetico. Essendo molto povero di calorie, ovvero soltanto 19 ogni 100 millilitri, questo prodotto è spesso utilizzato da chi segue una dieta a basso regime calorico. L’aceto di vino bianco si usa soprattutto a crudo per condire insalate, il pesce, oppure per marinature delicate. Al contrario, è molto utilizzato in casa per rimuovere il calcare. L’aceto di vino rosso invece è perfetto per realizzare pietanze in agrodolce e per salse d’accompagnamento per le carni. Per capire se sia di qualità valutiamo il profumo, che dovrà essere corposo, penetrante ma piacevole.

Aceto di mele

Utile anche in giardino, l’aceto di mele deriva dal succo del frutto fermentato e poi trasformato in aceto. Decisamente più delicato e digeribile, questo prodotto è perfetto per sfumare risotti, con le macedonie di frutta e per esaltare il sapore della carne. Guardiamo il suo aspetto: se è torbido e non pastorizzato si tratterebbe di un aceto di qualità.

Aceto balsamico

Scuro, agrodolce e più denso del normale aceto, quello balsamico è un prodotto più costoso rispetto agli altri. L’aceto balsamico è un prodotto DOP tipico delle zone di Modena e si ottiene da una lunga fermentazione. Non solo è perfetto con le carni, ma anche con formaggi, frutta e gelato.

Aceto di miele

Questo aceto di colore dorato e lucente ha origini molto antiche e possiede un sapore meno intenso rispetto a quello di vino. Si ottiene dalla fermentazione dell’idromele e si usa per condire insalate, ortaggi, macedonie e formaggi. Un piacevole profumo dolce sarebbe buon indice della sua qualità.

Consiglio per scegliere bene

Abbiamo spiegato come scegliere senza sbagliare un ottimo aceto. La qualità dell’aceto dipende indubbiamente da quella del prodotto da cui viene ricavato, sia esso vino oppure mele. Pertanto, per capirne la qualità, oltre all’etichetta dobbiamo affidarci al gusto. Il sapore deve essere acidulo, ma pieno e piacevole. L’aceto all’assaggio deve risultare intenso, ma senza bruciare eccessivamente. In caso contrario, consigliamo di puntare su un prodotto diverso.

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