Oltre alle casalinghe e alle disoccupate l’INPS versa contributi con questa domanda che potrebbe anticipare la pensione 

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Chissà quante volte ci siamo ritrovati a fare i conti su quando arriverà la pensione e a pensare a delle soluzioni per avvicinare quel momento. Talvolta potrebbe accadere, nonostante aver lavorato una vita intera, di non raggiungere l’età contributiva necessaria. Ciò perché magari abbiamo avuto dei periodi vacanti, si è lavorato in nero ecc.

I casi possono essere davvero molteplici. Sulla carriera lavorativa di ognuno possono impattare infatti diverse situazioni personali, determinando a volte interruzioni dell’attività. Nei periodi in cui il lavoratore non può svolgere la sua prestazione, il datore di lavoro non è tenuto a versare i contributi previdenziali. Per questo il nostro legislatore prevede l’accredito dei relativi contributi, ovvero per garantire ai lavoratori la copertura assicurativa e il diritto alla pensione.

Talvolta ad esempio le donne potrebbero sospendere l’attività lavorativa per rimanere vicino ai propri figli. In questi casi l’INPS versa loro contributi gratis con una semplice domanda. Ma esistono tanti altri casi in cui il nostro sistema previdenziale offre la possibilità di vedersi riconoscere i contributi figurativi per raggiungere l’età contributiva necessaria. Ad esempio da gennaio l’Istituto riconosce subito l’aumento della pensione e fino a 5 anni di arretrati con questa domanda.

Oltre alle casalinghe e alle disoccupate l’INPS versa contributi con questa domanda che potrebbe anticipare la pensione

I contributi figurativi sono accreditati nelle Gestioni pensionistiche dei lavoratori pubblici o in quelle dei lavoratori privati senza alcun onere a carico degli stessi. Questi periodi sono utili sia per il conseguimento del diritto alla pensione che per il suo calcolo e si riferiscono a casi tassativamente previsti. In particolare a periodi in cui si sia verificata una riduzione o interruzione dell’attività lavorativa. Si pensi ad esempio alla possibilità di accreditare i periodi di congedo della maternità avvenuti ai di fuori del rapporto di lavoro. Ma oltre alle casalinghe e alle disoccupate, sono questi i casi in cui l’INPS assegna i contributi su domanda del lavoratore.

I lavoratori privati possono chiedere, presentando domanda, l’accreditamento dei seguenti periodi:

  • malattia e infortunio;
  • servizio militare obbligatorio e volontario;
  • servizio civile;
  • aspettativa per cariche sindacali ed elettive;
  • assenza dal lavoro per donazione di sangue;
  • riposo giornaliero.

Mentre i contributi che i lavoratori pubblici possono richiedere sono:

  • aspettativa sindacale non retribuita fruita parzialmente;
  • astensione obbligatoria per maternità al di fuori del rapporto di lavoro;
  • aspettativa non retribuita per cariche pubbliche.

Pertanto in questi casi il lavoratore potrà ottenere l’accredito gratis dei contributi ai fini del conseguimento del diritto alla pensione, su semplice domanda.

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