In quali casi l’inquilino ha il potere di non pagare l’affitto se la casa può portare problemi di salute a lui e alla sua famiglia

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Se c’è un argomento che spesso e volentieri è l’oggetto di contenziosi e cause in Tribunale, questo è l’affitto. Inquilini che non vogliono pagare, problemi e incomprensioni col padrone di casa e tanto altro. Una materia complicata quella degli affitti. E ci sono casi in cui nonostante sia obbligato dal contratto, l’inquilino può non pagare lecitamente il canone. Casi senza dubbio assai particolari, ma non certo rari.

In quali casi l’inquilino ha il potere di non pagare l’affitto se la casa può portare problemi di salute a lui e alla sua famiglia

La casa dove si vive con la propria famiglia, è sempre importante, che sia di proprietà o che sia in affitto. A volte però, può essere pericolosa. Parliamo di salute, perché per casa pericolosa facciamo riferimento a quella che per alcune condizioni, può nuocere alla salute degli abitanti. Proprio in questi casi l’inquilino ha tutto il diritto di non pagare più l’affitto. Naturalmente serve che le problematiche della casa siano evidenti e tali da non mettere in dubbio la relazione tra pericolo per la salute e condizioni dell’immobile. Soprattutto quando il padrone di casa risulta negligente ed indifferente nelle opere di manutenzione della casa, tra i diritti dell’inquilino può esserci anche quello di interrompere i pagamenti dei canoni.

La casa deve essere vivibile

Quando si cerca una casa dove abitare, da prendere in affitto, se mancano i soldi per la casa dei sogni, bisogna accontentarsi. Ma anche se non è una casa propriamente di lusso, deve essere quanto meno vivibile. Renderla vivibile è un onere del padrone di casa. Per vivibilità sì intendo sistemi di riscaldamento funzionanti, finestre e porte senza spifferi, niente umidità, soffitto impermeabile e acqua calda. In linea di massima il contratto va sempre rispettato. Pertanto, l’inquilino è tenuto a pagare sempre e comunque. Ultimamente alcuni Tribunali hanno avallato la linea di qualche inquilino che di fronte a vizi dell’immobile, ha iniziato a non pagare il canone. Per arrivare a non pagare l’affitto, i vizi devono essere evidenti e gravi. Molto dipende da ciò che si scrive sul contratto.

Infatti inserire una clausola come “visto e piaciuto”, che in genere si mette nei contratti di compravendita delle auto usate tra privati, limita le possibilità dell’inquilino. Se i vizi ci sono, al massimo si può andare da un Giudice per cercare di far ridurre il corrispettivo mensile da pagare per il canone di affitto. Rispondere a chi si chiede in quali casi l’inquilino ha il potere di non pagare l’affitto, è assai difficile visto che molto dipende dalle singole situazioni. Anche perché ci sono dei lavori che permettono di risolvere le problematiche relative all’appartamento. Se con poco si può risolvere un problema, nulla vieta all’inquilino di sistemare da solo la situazione, rendendo edotto il padrone di casa, e scorporando eventualmente le spese sostenute dai canoni di locazione.

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