Il Dott. Gianluca Braguzzi è un Gestore di Fondi comuni di investimento
Dr. Braguzzi il QE europeo pare ormai alle porte quali gli effetti?
Draghi ha annunciato da tempo il QE europeo senza mai realizzarlo, l’impressione è che se lo sia tenuto come strumento per calmierare i mercati in prossimità delle temute elezioni greche. Ora l’elemento decisivo sarà il quantum. pare che se saranno soltanto i 500 mld promessi ai mercati non basteranno.
E dunque cosa aspettarsi?
In mancanza di un corposo e immediato aumento del budget che probabilmente almeno per un po’ neutralizzerebbe gli effetti anti-euro della Grecia, Draghi potrà comunque prometterlo oppure non dare altro spazio. Solo in quest’ultimo caso i rischi sui mercati aumenterebbero vertiginosamente nell’immediato.
Quindi lei cosa si aspetta?
Personalmente non mi aspetto nulla , nel senso che negli anni si è imparato che spesso si realizzano scenari imprevedibili e quindi meglio essere aperti alle varie opzioni per non farsi trovare impreparati. La logica vorrebbe che Draghi oltre a dare il via al QE se non proprio incrementandolo subito lasciasse aperta una porta o meglio un portone a prossimi incrementi.
La domanda principale è:ma il QE all’europea può risollevare le sorti dell’economia europea in particolare quella dei paesi come l’Italia più in difficoltà?
In condizioni normali sì. Ma qua siamo in una fase straordinaria. Ovvero la Grecia si approssima a rompere il fronte fin qui compatto dell’euro e a venire meno al proprio , ormai insostenibile debito pubblico, ma soprattutto il sistema bancario europeo non ha fatto passi avanti dopo la crisi del 2008. Anzi ha pervicacemente proseguito ad allargare il proprio pantano di asset tossici fatto di crediti inesigibili cartolarizzati e rivenduti (in varie forme agli sportelli) quando non addirittura trasformati in derivati a leva. In sostanza si sono “leveraggiati” debiti “impagati” e con questi se ne sono finanziati altri.
Pertanto fino a che non cambia qualcosa a livello politico è inevitabile che le risorse messe a disposizione della BCE vadano alle banche che a loro volta avranno ben altri problemi da risolvere con queste nuove disponibilità, che non quello di assumersi nuovi rischi di credito. per questo credo che l’economia reale (non si possono invece escludere movimenti di borsa)dei paesi deboli non trarrà nessun beneficio dal QE europeo. Per come la vedo , l’unica soluzione sarebbe che la BCE finanziasse banche nazionali (in Italia la Banca d’Italia totalmente nazionalizzata) e che queste a loro volta si mettessero ad operare nel credito a famiglie ed aziende a tassi realmente vicini al tasso di sconto prossimo allo zero che la BCE si vanta di avere portato come sostegno all’economia ma di cui , almeno in Italia, nessun imprenditore o consumatore può beneficiare.
In ogni caso se mi consente mi fermerei qua perché vorrei poi trattare più approfonditamente gli argomenti nell’articolo programmato per sabato.
Pertanto fino a che non cambia qualcosa a livello politico è inevitabile che le risorse messe a disposizione della BCE vadano alle banche che a loro volta avranno ben altri problemi da risolvere con queste nuove disponibilità, che non quello di assumersi nuovi rischi di credito. per questo credo che l’economia reale (non si possono invece escludere movimenti di borsa)dei paesi deboli non trarrà nessun beneficio dal QE europeo. Per come la vedo , l’unica soluzione sarebbe che la BCE finanziasse banche nazionali (in Italia la Banca d’Italia totalmente nazionalizzata) e che queste a loro volta si mettessero ad operare nel credito a famiglie ed aziende a tassi realmente vicini al tasso di sconto prossimo allo zero che la BCE si vanta di avere portato come sostegno all’economia ma di cui , almeno in Italia, nessun imprenditore o consumatore può beneficiare.
In ogni caso se mi consente mi fermerei qua perché vorrei poi trattare più approfonditamente gli argomenti nell’articolo programmato per sabato.