Sono sempre di più gli italiani che stanno usando questa pianta selvatica per creare un detersivo alternativo, naturale ed economico

detergenti chimici

Dopo che avremo letto questo articolo vedremo questa pianta che cresce spontanea magari anche nel nostro giardino, con un altro occhio. E, soprattutto, la vedremo probabilmente per la prima volta in una funzione tutta nuova. Non in ambito alimentare però, ma in quello casalingo. Nel senso che potremmo utilizzarla per gli scopi detergenti e disinfettanti della casa. Cosa che potrebbe stupire molti italiani, ma che invece all’estero è già rodata da qualche anno e soprattutto molto apprezzata. Andiamo a vedere qual è questa pianta e come potremmo utilizzarla. Sono sempre di più gli italiani che stanno sperimentando questo detergente naturale economico e pratico, con ottimi risultati.

La nicchia dei più in voga

Parlare di edera e abbinarla ai detersivi potrebbe davvero sorprendere i nostri Lettori. Questa pianta, una delle più famose e robuste del Mondo, che spesso si arrampica anche sui muri di casa nostra. Una pianta forte e impetuosa, la cui crescita non conosce ostacoli e che alle volte potrebbe diventare pericolosa per gli edifici. Ma pochi sanno che l’edera contiene la “saponina”. Proprio quella sostanza pulente che dà il nome al detergente più famoso del Mondo. E più la foglia dell’edera è grande, maggiore sarà la quantità di saponina contenuta. Un principio elementare ma, che non fa una piega.

Sono sempre di più gli italiani che stanno usando questa pianta selvatica per creare un detersivo alternativo, naturale ed economico

Veniamo adesso al vero e proprio jolly delle pulizie di casa, utilizzando delle foglie di edera. Procediamo così:

  • procuriamoci circa 1 kg di foglie di edera, che andremo a lavare e tagliare, liberandole della classica polvere e del polline che si adagia sopra;
  • mettiamo tutti i ritagli di foglie all’interno di una pentola piena d’acqua e lasciamo sul fuoco per una mezz’oretta;
  • senza togliere nulla, lasciamo che il composto agisca per almeno 24 ore, ricoprendo la pentola col coperchio, o, meglio ancora con un asciugamano;
  • filtriamo quindi la nostra soluzione con un colino e inseriamo in una bottiglia, di vetro o di plastica, da conservare in cantina o comunque in un luogo asciutto e fresco della casa;
  • potremo poi usare questa essenza naturale, per lavare gli indumenti, i capi sportivi e soprattutto tutti quei sintetici, che spesso rischiano di lasciare comunque odore addosso.

Approfondimento

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