Come investire da ora al lungo termine? Intervista a Gian Piero Turletti

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IL LUNGO TERMINE DEI MERCATI AZIONARI

INTERVISTA A GIAN PIERO TURLETTI

Siamo arrivati ad un punto nodale dei mercati azionari.

Approfondiamo quindi le dinamiche di lungo termine delle principali borse, tramite la seguente intervista.

HANNO PRECISE MOTIVAZIONI I COMPORTAMENTI DELLO S & P 500 E DEL DAX, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA FORZA RELATIVA DEL SECONDO ED ALL’ANDAMENTO NEGATIVO DEL PRIMO, PERALTRO IN CONTROTENDENZA CON GLI ALTRI INDICI?

Sicuramente sì, e le possiamo principalmente ricondurre alle analisi realizzabili tramite MAGIC BOX.

In questa intervista parleremo di tecniche diverse e delle relative indicazioni di lungo termine, ma vorrei partire proprio da quello che era possibile prevedere da molto tempo.

Forse qualcuno ricorderà una mia precedente intervista, pubblicata ad inizio dello scorso dicembre, ed intitolata “Una proiezione che viene da lontano”.

Ebbene, in quell’intervista evidenziavo come sullo S & P 500 fosse individuabile un rilevante target di medio/lungo termine centrato in area 2076 sin dal febbraio 2012.

Tale target era correlato al setup temporale dell’ottobre 2015, in altri termini il suo raggiungimento era previsto per/entro ottobre 2015, ma naturalmente diverse sono le conseguenze se un target di prezzo viene raggiunto prima del setup temporale, o se invece abbiamo una quadratura tra spazio e tempo, o se invece il prezzo viene raggiunto oltre il setup di tempo.

Nel caso dello S & P 500 possiamo dire che il target di prezzo è stato raggiunto prima del tempo previsto, in altri termini il prezzo ha corso più del previsto.

In questi casi il prezzo previsto costituisce una ancora più importante resistenza, in quanto l’indice si presenta come una vettura che abbia corso molto e che arriva a destinazione dopo aver messo il motore sotto decisa pressione.

Ne abbiamo la riprova appunto dal comportamento dell’indice statunitense.

Infatti, ha prima raggiunto il target previsto tra novembre e dicembre di quest’anno, quindi con circa un anno di anticipo (massimo a 2079! il 5 dicembre), per poi arretrare e cercare nuovamente di superare la resistenza nuovamente a fine dicembre, ma senza riuscirci, a dimostrazione della rilevanza del target di prezzo.

Questo ha altresì comportato una impostazione al momento ribassista di un altro importante indicatore, il cosiddetto barometro di gennaio, su cui tornerò nel corso di questa analisi.

Per quanto invece riguarda il Dax, era parimenti individuabile, sin dal dicembre 2012, un analogo pattern di medio/lungo termine, che proiettava un target ricompreso tra 9945 e 10855 per/entro maggio 2014.

Ma, a differenza di quanto verificatosi sullo S & P 500, il Dax non ha anticipato il setup temporale, ed anzi, il target di prezzo è stato raggiunto appunto a maggio 2014.

Il livello di resistenza raggiunto ha fatto comunque sentire anche in questo caso tutta la sua valenza.

Il Dax, infatti, da livelli di poco superiori è infatti prima arretrato sino a metà ottobre, per poi superare, ma con falsa rottura, la resistenza, ed arretrare nuovamente sino a metà dicembre, ma ora pare aver superato di slancio la resistenza.

Questa differenza di comportamento può appunto essere spiegata con il fatto che il Dax, rispetto agli obiettivi di tempo e prezzo previsti, ha quindi corso decisamente meno dell’indice americano.

In altri termini, è giunto all’appuntamento con questa rilevante resistenza di medio/lungo decisamente più carico, e pur dopo diversi tentativi, che hanno mostrato tutta la valenza delle proiezioni di MAGIC BOX, pare averla superata, a differenza dello S & P 500.

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INVECE, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, COME SONO MESSI FTSE MIB ED EUROSTOXX?

Se l’indice USA ha corso più del previsto e quello tedesco ha invece conosciuto una sostanziale quadratura spazio/temporale, FTSE MIB ed Eurostoxx hanno conosciuto una sostanziale debolezza.

Anche per questi due indici erano individuabili analoghi patterns di medio/lungo, confermati tra settembre e novembre 2013.

I relativi obiettivi in tempo e prezzo sono i seguenti:

FTSE MIB: target in area 23650 e potenziale overshooting sino in area 27800 per/entro novembre 2015;

EUROSTOXX: target in area 4340 e potenziale overshooting sino in area 5300 per/entro ottobre 2018.

Con tutta evidenza, a differenza dell’indice statunitense e tedesco, questi due indici non hanno ancora raggiunto i loro target di medio/lungo, e denotano una minor forza relativa.

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A QUESTO PUNTO, PROVIAMO A FAR QUADRARE I DIVERSI TASSELLI DELLE DINAMICHE DI LUNGO: COSA PUO’ DIRCI?

Come accennavo poc’anzi, è opportuno ricorrere ad indicatori diversi, tra cui in primis il barometro di gennaio.

Praticamente, possiamo dire, statisticamente, che l’impostazione del primo mese dell’anno ha implicazioni, in genere, per tutto l’anno.

Quindi impostazione rialzista della barra mensile di gennaio comporta probabile barra rialzista annuale, e viceversa.

Ma questa tecnica va poi, quest’anno, congiunta alla particolare situazione ciclica annuale, secondo il metodo TOP OR BOTTOM, in cui si trova il 2015.

Ed ecco, quindi, che dal punto di vista annuale, un’impostazione annuale rialzista comporterebbe implicazioni rialziste almeno per il triennio in corso e viceversa.

Ne consegue un’evidente concatenazione con il barometro di Gennaio, la cui impostazione, rialzista o ribassista, quest’anno avrebbe quindi implicazioni quanto meno sino al 2017.

Sotto questo profilo va detto che al momento solo l’indice USA presenta un barometro negativo.

Occorre comunque attendere la fine di gennaio, per avere il barometro conclusivo.

Ora, sintetizzando i diversi elementi dianzi esaminati, possiamo dire che tranne lo S & P 500 gli altri indici presentano al momento barometro positivo, il che implica proiezione al rialzo per l’anno in corso ed almeno sino al 2017.

Tale elemento si congiunge alle proiezioni del metodo MAGIC BOX, che indica target rialzisti per i prossimi anni.

Infatti, Magic box individua, come prima abbiamo visto, proiezioni di fondamentali livelli di supporto/resistenza, ma poi l’evoluzione dei corsi consentirà eventuali pattern con obiettivi ulteriori, più estesi in tempo e prezzo.

Ulteriore conferma a tale quadro rialzista di medio/lungo potrà provenire dal barometro di gennaio dell’indice USA, che probabilmente è semplicemente in ritardo rispetto agli altri indici, avendo corso più del dovuto.

Comunque una conferma potrà venire a fine gennaio.

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SE QUESTE TECNICHE, CONSIDERATE CONGIUNTAMENTE, PROIETTANO POSITIVITA’ IN OTTICA PLURIENNALE, ALTRE TECNICHE COSA INDICANO?

Intanto, possiamo notare come il frattale statistico, centrato proprio sugli indici USA, confermi la positività prospettiva in ottica pluriennale.

Quanto a tecniche trend following, essenzialmente riconducibili a medie mobili e trend line di medio/lungo, troviamo ulteriori conferme del quadro rialzista, poiché le quotazioni si trovano al di sopra dei principali riferimenti supportivi di lungo, sia considerando trend line, che medie mobili.