Il peggio dovrebbe essere alle spalle per Wall Street e ogni ritracciamento dovrebbe essere una nuova occasione di ingresso. Attenzione però ai livelli 

Wall Street

Abbiamo già scritto da qualche settimana che a parer nostro il peggio dovrebbe essere alle spalle per Wall Street, ma come al solito, alle mappe previsionali andrà sempre abbinata la tendenza dei grafici, per convalidare o meno le prime.

Siamo vicini al 28 marzo, setup mensile e annuale e riteniamo che da questo livello si dovrebbe partire ulteriormente al rialzo.

Procediamo per gradi senza mai dare nulla per scontato e regolandoci soltanto con le mappe dei prezzi, per capire quale strategia ottimale poter “mettere in campo” per portare gli eventi a proprio favore.

I prezzi di chiusura della giornata di contrattazione degli indici americani del 23 marzo sono stati i seguenti:

Dow Jones

34.358,50

Nasdaq C.

13.922,61

S&P 500

4.456,24.

Il peggio dovrebbe essere alle spalle per Wall Street e ogni ritracciamento dovrebbe essere una nuova occasione di ingresso. Attenzione però ai livelli

Dow Jones

Tendenza rialzista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera inferiore a 34.583. Ribassi duraturi solo con una chiusura settimanale inferiore a 32.818.

Nasdaq C. 

Tendenza rialzista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera inferiore a 13.857. Ribassi duraturi solo con una chiusura settimanale inferiore a 12.555.

S&P 500

Tendenza rialzista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera inferiore a 4.455. Ribassi duraturi solo con una chiusura settimanale inferiore a 4.163.

Posizione di trading multidays in corso

Long dall’apertura del 21 marzo.

Puntare su Google da ora in poi?

Il titolo (NASDAQ:GOOGL) ha chiuso l’ultima giornata di contrattazione al prezzo di 2.755,51 in ribasso dell’ 1,41% rispetto alla seduta precedente. Da inizio anno, ha segnato il minimo a 2.490 e il massimo a 3.030,93.

La strategia di investimento

Fino a quando non si assisterà a una chiusura settimanale inferiore a 2.505,50 i prezzi potrebbero continuare a salire in poco tempo verso l’area di 3.050 e poi 3.380. Come riportato da riviste specializzate, il titolo risulta essere sottovalutato rispetto alle stime proiettate dal consenso degli analisti.

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