Con i continui rincari di bollette, benzina e gasolio, si guarda con apprensione al proprio conto. Gli stipendi non aumentano e molte persone devono fare stratagemmi per riuscire a risparmiare fino a 1000 euro all’anno sulla spesa. Anche i pensionati non se la passano meglio, ma, almeno, la pensione di aprile, porterà buone notizie, quasi per molti.
Insomma, i pensionati dovranno avere pazienza ancora qualche giorno. L’INPS pagherà probabilmente in anticipo le pensioni di aprile e, salvo rari casi, quasi tutti si ritroveranno con un aumento.
Buone notizie per chi percepisce una pensione lorda superiore ai 15mila euro
Dal prossimo mese dovrebbero, finalmente, entrare a regime le nuove aliquote IRPEF introdotte con l’ultima Legge di Bilancio. Sono diventate quattro ed andranno ad incidere per i redditi superiori ai 15mila euro. Mentre resta costante al 23% la tassazione fino ai 15mila euro, la prima novità riguarda lo scaglione oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro. Qui, infatti la nuova aliquota scenderà dal 27 al 25%.
Cambia, invece, lo scaglione superiore. Prima avevamo un’aliquota del 38% per i redditi oltre i 28.000 euro e fino a 55.000 euro. Il nuovo scaglione, invece, prevede il 35% di IRPEF per i redditi oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro. Infine, oltre i 55mila euro avevamo, in precedenza, un’aliquota del 41%. Ora, invece, dai 50mila euro in su, sarà del 43%. Va ricordato l’incremento dell’indice di perequazione all’1,7% per l’adeguamento al costo della vita.
L’INPS pagherà probabilmente in anticipo le pensioni di aprile e a molti arriveranno più soldi di quanto si aspettano
Visto che lo stato di emergenza per la pandemia scadrà questo 31 marzo, anche le pensioni di aprile dovrebbero, di conseguenza, essere pagate, in anticipo. Si tratta di quelle liquidate in contanti, alla posta, con un calendario anticipato rispetto a chi riceve l’accredito direttamente in banca.
Si dovrebbe partire questo venerdì 25 marzo, con i cognomi dalla A alla B. Il giorno successivo, invece, toccherebbe ai cognomi dalla C alla D. Niente pagamenti alla domenica e si riprenderebbe lunedì, 28 marzo, dalla E alla K. Martedì 29 marzo, invece, sarà il turno dalla L fino alla O, mentre mercoledì 30 marzo toccherà al turno dalla P alla R. Chiusura per il 31 marzo, con i cognomi dalla S alla Z.
Visto che sempre il 31 sarà anche l’ultimo giorno nel quale scadrà lo stato d’emergenza, questa sarà, con ogni probabilità, l’ultima volta che le pensioni saranno pagate in anticipo. Vale la pena ricordare che sarà necessario esibire il Green Pass di base per accedere agli uffici.