La settimana borsistica che si è chiusa venerdì è stata una delle più tormentate ma anche una delle migliori dell’anno. In particolare la seduta di mercoledì ha dato una impronta rialzista all’ottava. Ma affermare che il peggio sia alle spalle è forse ancora prematuro. Alla luce di quanto accaduto la scorsa settimana scopriamo cosa potrebbe accadere nelle prossime sedute.
Un mercato azionario ha ripreso a correre
I mercati azionari hanno digerito con entusiasmo il rialzo dei tassi in USA. Mercoledì la Federale Reserve ha aumentato il costo del denaro dello 0,25% e le Borse, in particolare quella USA, hanno festeggiato con rialzi importanti. Inoltre gli operatori sembrano avere archiviato molto velocemente il timore di un allargamento del Covid-19 in Cina. Ricordiamo che i nuovi contagi attualmente hanno portato a nuove restrizioni circa 20 milioni di cinesi. Adesso la guerra è il fattore che può essere destabilizzante per le Borse e minare il recupero dei mercati.
Quello che traspare in contro luce analizzando l’andamento dei prezzi della scorsa settimana delle Borse UE, è la scarsa voglia di comprare. I listini sono saliti più per istinto che per convinzione, a ruota di Wall Street. Gli operatori sono tornati ad acquistare sul mercato americano, in particolare i titoli tech, che dopo i recenti ribassi hanno prezzi da saldo. Il Nasdaq la scorsa settimana ha messo a segno 4 sedute consecutive al rialzo. Nella giornata di venerdì l’indice tecnologico ha chiuso in guadagno di oltre 2 punti percentuali, contro l’1,1% dell’S&P 500.
Questo fattore condizionerà le Borse questa settimana e a Piazza Affari attenzione a questi due importantissimi livelli
Invece gli operatori sono stati più timidi negli acquisti sulle Borse europee, ad eccezione della seduta di mercoledì. Per capirlo è sufficiente osservare l’andamento laterale dei prezzi nelle sedute precedenti, per esempio di Piazza Affari. Ma questo andamento è stato comune anche agli altri principali listini europei, ad eccezione della Borsa di Londra.
La Borsa di Milano nella seduta di venerdì 11 e in quelle del 14 e 15 marzo, si è mossa in laterale tra 22.700 punti e 23.500 punti. Mercoledì 16 marzo il listino ha fatto un balzo in alto fino a 24.500 punti, spinto soprattutto dalla Borsa USA. Poi giovedì e venerdì i prezzi hanno ripreso il movimento laterale questa volta tra 23.700 punti e 24.500 punti. Wall Street sembra tornare a fare la locomotiva mondiale dei mercati azionari e probabilmente questo fattore condizionerà le Borse non solo questa settimana.
La settimana della Borsa di Milano ricomincia da questi livelli di prezzo. Per la seduta di oggi occorrerà monitorare al ribasso il supporto di 23.700 punti e al rialzo la soglia dei 24.500 punti. Il rush finale che Piazza Affari ha avuto nell’ultim’ora della seduta di venerdì potrebbe essere ben augurante. L’indice maggiore del listino milanese (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso a 24.222 punti sui livelli massimi della giornata. Se i prezzi avranno la forza di salire sopra 24.500 punti potrebbero chiudere in area 24.700/24.800 punti. Al ribasso una discesa sotto 23.700 punti potrebbe spingere i prezzi fino a 23.595 punti. A questo prezzo il Ftse Mib chiuderebbe il gap rialzista realizzato nella seduta di mercoledì 16 marzo.
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