Quando avvertiamo dolori alle braccia, ci preoccupiamo pensando che possano dipendere dal cuore. Invece spesso questi dolori hanno una natura muscolare o nervosa e pur facendoci preoccupare di meno portano comunque dei disturbi che possono durare per molto tempo.
Si chiamerebbe cervicobrachialgia e sarebbe una sindrome articolare dovuta all’infiammazione dei muscoli scaleni oppure all’usura dei dischi cervicali. Il dolore causato dai nervi è in grado di irradiarsi per tutta la spalla e scendere fino alle braccia.
Utilizzare alcune posizioni yoga
Gli esercizi a corpo libero sono in grado di portare molti benefici al nostro fisico.
Braccia pesanti o senza forza possono diventare un ricordo utilizzando alcune posizioni tipiche delle lezioni di yoga in grado di rassodare e rafforzare gli arti superiori.
La posizione del cane a testa in giù con la variante per chi soffre di cervicale è una di queste.
Poggiamo i palmi delle mai sul tappetino, facciamo due passi indietro e teniamo il bacino sollevato. Quindi stendiamo alternativamente le gambe all’indietro mantenendo la posizione per qualche secondo e girando la testa nella stessa direzione della gamba che abbiamo sollevato.
Quando riportiamo i piedi nella posizione di partenza, con il busto piegato, teniamoci i gomiti e rimaniamo con il collo morbido. Il peso della testa farà il lavoro per noi.
Dalla posizione in piedi scendiamo poggiando le ginocchia sul tappetino rilassiamoci nella posizione del bambino. Glutei sui talloni e testa appoggiata per terra, portiamo le braccia all’indietro per tenere i talloni.
Tutte le posizioni che agiscono sul distanziamento delle vertebre dovrebbero contribuire a rilassare i muscoli contratti. È così per la posizione del guerriero, la posizione del triangolo e quella del gatto.
Braccia pesanti o senza forza potrebbero essere sintomi di questo problema che 5 semplici esercizi, utili anche per la flaccidità, aiuterebbero a prevenire
Per ottenere un buon rilassamento del tratto cervicale e della muscolatura possiamo utilizzare la respirazione.
Sdraiati sul tappetino, in posizione supina, teniamo il collo appoggiato a un libro in modo che non ci siano tensioni, apriamo la bocca e respiriamo profondamente. Dovremmo sentire solo una leggera tensione posteriore che ci dice che la posizione è corretta. Ripetiamo per 30 volte.
Seduti sul tappetino, portiamo un braccio dietro la schiena e con l’altro facciamo una leggera pressione sul collo spostandolo prima lateralmente e poi all’indietro. Effettuiamo una respirazione profonda che duri 30 secondi. Se sentiamo che la tensione che abbiamo creato è troppa, diminuiamo l’intensità. Ripetiamo 3 volte per lato.
L’ultimo esercizio possiamo farlo in piedi per distendere i muscoli pettorali. Poggiamo un braccio al muro con il gomito rivolto in avanti e non verso l’alto, teniamo la spalla bassa e ruotiamo. Dovremmo sentire la tensione su bicipite e spalla e possiamo calibrarla poggiando il braccio un po’ più in alto sul muro. Respiriamo creando sempre tensioni molto lievi per 30 secondi, 3 volte per lato.