Sta per arrivare la tanto attesa primavera. Mancano davvero pochissime ore, poi riaccoglieremo la stagione più bella per molti di noi. Quella ideale per viaggiare, per sposarsi, per compiere gli anni, quella in cui il clima sembra migliorarci la vita.
Tuttavia, non ci sono solo gioie. È la stagione in cui cominciano anche le allergie. Ne abbiamo già viste alcune che arrivano addirittura prima, con i fastidiosi pollini. Non sono le sole, purtroppo. Tradizionalmente, la primavera è anche il periodo delle malattie infettive. Tra i bambini, maggiormente, ma non esclusivamente. Sembra impossibile, ma la stagionalità ne influenza moltissimo l’arrivo. La scienza sta ancora cercando di capire tutti i perché, ma le statistiche non mentono. Sono soprattutto quattro le malattie che caratterizzano questa parte dell’anno: la rosolia, il morbillo, la scarlattina e la varicella.
Colpiscono principalmente la fascia che va dai 4 ai 15 anni. Sono molto simili tra loro, per fortuna raramente colpiscono in forma grave, anche tra gli adulti. Ci concentriamo su due di queste ovvero la varicella e la rosolia.
La più temuta dalle mamme è soprattutto la prima. Anche se poi, in tante “sperano” che il proprio figlio la prenda il prima possibile. Uno dei tanti paradossi del nostro essere. Questo perché si pensa che se così fosse, verrebbe immunizzato per il resto della sua vita. Anche perché essere colpiti da varicella in età adulta è molto più problematico. Febbre piuttosto alta, dolori muscolari e le famigerate piccole vesciche rosse pruriginose sulla pelle sono i sintomi più comuni. Quante volte abbiamo sentito la frase “non grattarti”…
Dalla scarlattina al morbillo, la primavera porta con sé diverse malattie infettive, ma bisogna stare attenti soprattutto a queste due molto comuni
In fondo è questo il problema più grande. Il forte prurito che la caratterizza. Ha un periodo di incubazione che raramente va oltre le due settimane. Non ci sono farmaci specifici per curarla. Ha un decorso di una decina di giorni e il talco mentolato sarebbe uno dei rimedi principali per alleviare il prurito. Si è contagiosi per circa una settimana e le macchie, generalmente, spariscono completamente entro le tre settimane dalla comparsa. All’apparire dei primi segnali è sempre consigliato un consulto.
La rosolia, invece, è molto meno pruriginosa, pur presentando dei sintomi piuttosto simili. Le macchie si avvicinano di più al color rosa che al rosso, e può comparire un rigonfiamento dei linfonodi dietro nuca e orecchie. Se invece l’ingrossamento fosse di quelli di ascelle, collo o inguine potremmo essere di fronte a un morbillo. Entrambe queste due malattie non sono caratterizzate da febbre alta, come invece è più facile che accada con la varicella.
Il medico potrebbe prescrivere solo l’utilizzo del paracetamolo in tutti e tre i casi, ma non esiste una terapia specifica che le guarisca. Anche in questo caso il decorso della malattia è intorno ai dieci giorni.
C’è da sottolineare come, in Italia, dal 2017 sia diventata obbligatoria la vaccinazione contro la rosolia. Questo ha sensibilmente ridotto il numero dei casi per tutti i bambini nati dopo quella data. Dalla scarlattina al morbillo, la primavera porta con sé le malattie infettive. Tra queste, varicella e rosolia. Uno spiacevole fastidio, che, però, nella maggior parte dei casi passa in pochissimo tempo e spontaneamente. Questo, però, non vuol dire che non si debba comunque sempre allertare il pediatra o il proprio medico curante.