Stanchezza, affaticamento e formicolio di mani e piedi potrebbero essere i sintomi di questa fastidiosa malattia

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Talvolta il nostro corpo vuole comunicarci alcuni stati di disagio e noi non ce ne rendiamo conto. Scambiamo così alcuni comportamenti come conseguenze di stati fisici passeggeri. Ad esempio, se percepiamo una certa debolezza, potremmo associarlo allo stress oppure alle giornate faticose.

Dovremmo però sapere che ci sono alcune malattie ed intolleranze che causano disagi piuttosto comuni. È questo, ad esempio, il caso di una forma di celiachia chiamata “atipica”. Questa si riconosce infatti per una sintomatologia diversa e più varia rispetto alla forma classica. Analizziamo rapidamente la differenza e vediamo come poter intervenire. Infatti stanchezza, affaticamento e formicolio di mani e piedi potrebbero essere sintomi di questo disagio.

Non sempre è facile riconoscerla

La forma classica si riconosce perché causa manifestazioni più eclatanti quali diarrea, dolori addominali e perdita di peso. Queste sono causate dall’assunzione del glutine, una frazione proteica alcol solubile che proviene dal grano ma anche presente nell’orzo e nella segale. Il corpo però, in seguito all’assunzione, produce una risposta infiammatoria che provoca disagio nell’individuo. Questa infiammazione potrebbe portare anche alla scomparsa dei villi intestinali. In questo modo, il corpo rischia di non poter assorbire le sostanze nutrienti.

Altre volte la risposta dell’individuo è apparentemente meno dolorosa e difficile da individuare. Questo avviene ad esempio nella forma atipica. Ma le conseguenze indesiderabili per l’organismo sarebbero le stesse. Così, ad esempio, si registrano come possibili sintomi anche la comparsa di ulcere e lesioni nella bocca, la perdita dello smalto dentario, fino addirittura allo sviluppo di problemi al ciclo mestruale o in gravidanza.

Stanchezza, affaticamento e formicolio di mani e piedi potrebbero essere i sintomi di questa fastidiosa malattia

Attenzione, dunque, alla pluralità di forme in cui si manifesta e alle possibili conseguenze. L’individuo celiaco deve modificare radicalmente la propria dieta. Questo può comportare un cambiamento continuo nelle abitudini di una persona. Escludere il glutine dalla propria dieta significa escludere gli alimenti a base di farina di grano e di orzo. Il problema ulteriore è che talvolta il glutine potrebbe essere presente anche in maniera poco evidente e spiegabile. Sono frequenti infatti i casi in cui farine di questo genere sono utilizzate come additivi. Per questo motivo risulta fondamentale leggere il prospetto informativo contenuto nei prodotti quando facciamo la spesa. L’indicazione “senza glutine – adatto ai celiaci” ci aiuterà allora nella scelta.

Ci potrebbero volere anche tra i 6 ed i 18 mesi a partire dalla diagnosi per permettere al corpo di riparare i tessuti intestinali lesi dalle reazioni contro il glutine. Fortunatamente sul mercato sono reperibili sempre più prodotti per questa categoria di consumatori. Normalmente questi alimenti prevedono una sostituzione del glutine con metodi chimici o fisici. Inoltre, sono previsti alcuni sistemi per poter ottenere a prezzo agevolato questi alimenti.