Sorpresa pensioni a marzo grazie a un assegno più ricco fino a 900 euro ma non per questi pensionati 

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L’assegno previdenziale di marzo porterà una grande novità a tutti i pensionati. Infatti con questo assegno si tradurranno in pratica una serie di norme che cambieranno sostanzialmente l’importo rispetto a quelli precedenti. Molti pensionati prenderanno più soldi, ma c’è anche chi avrà meno vantaggi. Scopriamo chi avrà più fortuna e quelli che avranno un assegno che salirà di meno.

A partire dall’assegno di marzo due normative cambieranno gli importi dell’assegno previdenziale, la rivalutazione delle pensioni in base all’inflazione e i nuovi scaglioni IRPEF. Con la perequazione i pensionati avranno un assegno più ricco. La perequazione è l’adeguamento dell’importo previdenziale al costo della vita. L’INPS a fine dicembre ha comunicato una rivalutazione di un certo importo percentuale, che scatterà da marzo.

Tuttavia la rivalutazione non avviene per tutti nello stesso modo. Il Governo nell’ultima legge di Bilancio ha stabilito che la perequazione sarà del 100% per gli assegni che saranno inferiori ad un determinato importo. La rivalutazione sarà del 90% per assegni oltre questa cifra. La perequazione sarà del 75% per assegni che supereranno il trattamento minimo di un certo numero di volte.

Sorpresa pensioni a marzo grazie a un assegno più ricco fino a 900 euro ma non per questi pensionati

Oltre alla perequazione anche l’effetto del mutamento degli scaglioni avrà un impatto rilevante sull’importo degli assegni pensionistici a partire da quelli di marzo. Quest’impatto sarà vantaggioso per molti ma meno per altri, per effetto della nuova IRPEF.

L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il Fisco applica questa imposta diretta a tutti i redditi, quindi anche alle pensioni, in misura diversa a seconda dell’importo.

Il Governo nell’ultima Legge di Bilancio ha modificato il calcolo dell’IRPEF introducendo dei nuovi scaglioni di reddito. I nuovi scaglioni sono diventati 4, contro i 5 precedenti e la percentuale è mutata. In particolare gli scaglioni attuali prevedono una tassazione lorda del 23% per i redditi fino a 15.000 euro. L’imposta sale al 25% per importi tra 15.001 euro e 28.000 euro e al 35% per gli importi tra 28.001 euro e 50.000 euro. Per chi ha redditi superiori a 50.000 euro lordi l’imposta sale al 43%.

Il rimescolamento di scaglioni e importi ha come obiettivo quello di favorire tutti i redditi e quindi anche le pensioni, medie o medio basse. Però apparentemente non sembra così. Le pensioni fino a 15.000 euro lordi annui non avranno nessun vantaggio come quelle superiori ai 75.000 euro. Apparentemente i vantaggi maggiori saranno per chi ha pensioni tra 15.001 euro e 55.000 euro con un risparmio tra il 2% e il 3%. Chi ha un reddito tra 55.001 euro e 75.000 euro pagherà il 2% in più.

Ma con le detrazioni alcuni risparmieranno anche 920 euro

Quindi ci sarà una sorpresa pensioni a marzo per molti pensionati ma per alcuni sarà meno bella. Infatti secondo il Ministero delle Finanze l’introduzione delle detrazioni fiscali permetterà a tutti i redditi di pagare meno tasse con i nuovi scaglioni. Ma qualcuno ne pagherà molte meno. Secondo alcuni calcoli di associazioni, grazie alle detrazioni i redditi fino a 22.000 euro potranno risparmiare circa 120 euro. I redditi fino a 25.000 euro potranno pagare 200 euro in meno di tasse. Ma i risparmi maggiori arriveranno con le pensioni medio alte. Un assegno lordo fino a 30.000 euro potrebbe risparmiare fino a 320 euro che diventano 620 euro per pensioni lorde fino a 40.000 euro. Una pensione attorno ai 50.000 euro lordi potrebbe godere di risparmi fino a 920 euro.

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