Le Borse mondiali ancora preda della volatilità mentre il petrolio continua a correre

FTSE MIB FUTURE

Il Brent ha sfiorato i 118 dollari al barile in corsa, per poi ritornare indietro, seppur di poco. A sua volta il gas è arrivato a 166 dollari per megawatt ora. Il tutto mentre le Borse, ieri, hanno deciso di prendere un attimo di respiro in attesa del secondo appuntamento tra le delegazioni russe ed ucraine. La guerra in Europa continua e a quanto pare non sembrano esserci spiragli per un cambio della situazione. Intanto i mercati del Vecchio Continente decidono di aprire in positivo nella speranza di portare a compimento quelle prove tecniche di rimbalzo che finora sono fallite. Nei primi minuti di contrattazione il Ftse Mib, come detto, viaggiava in positivo, oltre lo 0,6%. Poco più indietro l’indice inglese e quello francese, entrambi a 0,3%.

Poco sopra la parità, invece, il Dax tedesco. Anche i futures di Wall Street, sebbene poco indicativi, nello stesso momento in cui aprivano gli indici europei, apparivano poco mossi. Ma questo trend, come spesso accade in queste ultime sedute, è soggetto a cambiamenti. Da qui è facile dedurre che le Borse mondiali ancora preda della volatilità, saranno da monitorare per i prossimi giorni. Infatti al giro di boa delle 15, gli indici internazionali si presentano in ordine sparso. Infatti il Ftse Mib perde lo 0,3% intorno alle 15 che diventa -1,9% poco prima delle 17. In passivo anche il Dax a -1,5% e soprattutto il Ftse 100 a -1,9%, sempre poco prima delle 17.

Come detto, il vero protagonista di questi giorni sui mercati azionari è il settore energetico. Settore che si trova a dover affrontare diverse sfide. Tra queste anche quella dettata dall’inflazione e, soprattutto, da una produzione in aumento solo di poco.

Le Borse mondiali ancora preda della volatilità mentre il petrolio continua a correre

Infatti l’OPEC, nella sua ultima riunione, ha deciso solo per un rialzo minimo ad aprile. Anche per questo motivo potrebbe essere interessante dare uno sguardo ad alcuni titoli che secondo le banche di investimento sarebbero utili da comprare. Infatti, ad esempio, oltre oceano Kinder Morgan Inc. è giudicato un titolo buy con target a 21 dollari, dagli analisti di Mizuho. A dare una mano è anche il dividendo del 5,95%. Altro esempio è Valero Energy, con il dividendo a 4,69%, che Raymond James giudica titolo da buy a 104 dollari di target price.