Oro: il futuro di medio termine con 3 diverse tecniche e considerazioni macro

oro

Esaminiamo in questo articolo alcune proiezioni di medio termine sull’oro (GC1!) con 3 diverse tecniche: Magic Box, Quadrato di minimo di Gann ed orbitali astroplanetari. Tali analisi verranno quindi integrate da considerazioni macro/econometriche.

Queste proiezioni convergono, partendo da metodi diversi, sui medesimi target di prezzo e tempo, circostanza che ne rafforza la valenza statistica.

Oro: il futuro di medio termine con 3 diverse tecniche e considerazioni macro

Magic Box

Ecco un grafico con le proiezioni di Magic Box su time frame settimanale.

Oro e Magic Box

Queste proiezioni hanno una condizione, per la loro efficacia.

Il superamento, in chiusura di questa settimana, di 1916 dollari.

Ne conseguirebbe la proiezione rettangolare gialla, con primo target di prezzo il bordo superiore, in area 2155.

Un primo fondamentale setup di tempo, per/entro il quale questo target potrebbe essere raggiunto, è la settimana del 25 luglio (intersezione tra retta obliqua ascendente e retta orizzontale).

Quadrato di minimo di Gann

Il seguente grafico applica invece un quadrato di minimo di Gann sempre su time frame settimanale.

Oro quadrato di minimo

La freccia rossa evidenzia un setup temporale per la settimana del 18 luglio, contiguo a quello già proiettato.

Orbitali planetari

Calcoliamo come segue, partendo dal target di 2155.

2155/360=5,98.

5X360=1800.

Nel mese di luglio, dove sono proiettati i setup temporali, troviamo Nettuno in posizione geocentrica a 55 gradi in Pesci, corrispondente ad una posizione cumulata di 355 gradi.

Quindi: 1800+355=2155, lo stesso target già proiettato.

Considerazioni macro/econometriche

Da un punto di vista fondamentale e macroeconomico, molti analisti concordano che per l’oro e per le materie prime in genere non esista un fair value ma solo un market value.

Quindi come sarà per l’oro: il futuro di medio termine?

La motivazione di questa tesi deriva dal fatto che le materie prime non producono né interessi, né dividendi, né profitti. La maggior parte dei modelli infatti ricerca il fair value applicando un adeguato tasso di sconto ai flussi di cassa stimati nel futuro.

Ne consegue, che non avendo flussi di cassa futuri, sarà difficile fare una valutazione del valore intrinseco.

Tuttavia alcuni altri analisti, utilizzando metodi di dubbia validità scientifica azzardano una valutazione tra 2000 e 2300 come fair value per il metallo giallo. Queste valutazioni di basano tra le altre cose, sulla massa monetaria in circolazione, il bilancio della Federal Reserve ed il Prodotto interno lordo americano. Siccome tutti questi elementi sono in continua evoluzione, così sarà anche per il fair value dell’oro.

L’inflazione prevista nei prossimi mesi, è sicuramente un fattore a favore dell’oro. Esso in quanto riserva di valore, ed a causa della sua offerta limitata, si apprezza e quindi mantiene il suo valore reale nelle fasi di inflazione.

La stessa dinamica si applica in caso di incertezze sul fronte geopolitico, dove tensioni o conflitti armati ne fanno aumentare la domanda e quindi il prezzo. È il caso ad esempio dell’attuale crisi Ucraina.

Attenzione però alle imminenti politiche monetarie restrittive annunciate dalle banche centrali. Aumenti dei tassi o drenaggio di liquidità dal sistema, rafforzerebbero le valute “fiat”, andando di conseguenza ad indebolire l’oro.