Il nome tecnico di questo fiore è davvero originale: “Bird of Paradise flower”, ovvero “uccello del Paradiso floreale”. Ma ancora più complicato è il nome in latino, che non stiamo qui a elencare per non complicarci la vita. È importante però sapere che questo fiore, oltre a essere bellissimo è famoso tra gli esperti perché è uno di quelli che si moltiplicano con più velocità. Cosa non indifferente, se puntiamo anche ad avere un giardino o un balcone sempre fioriti. La sua comparsa è abbastanza recente, perché è frutto di una serie di incroci fino al suo aspetto attuale.
Il fiore tropicale nato per i reali
Nell’origine della Strelitzia c’è la ricerca di presentare un omaggio ai reali d’Inghilterra. Questa bellissima pianta, che oggi è considerata uno dei simboli delle creature tropicali, nasce infatti come incrocio in Sudafrica. Allora colonia britannica e frequentatissima da botanici ed esperti di piante per tutti le sue specie così particolari. Il naturalista che riuscì per primo a crearla, la dedicò alla futura regina d’Inghilterra, come dono di nozze. Davvero bellissimo questo fiore che quando si apre, assume le sembianze di un uccello in volo. E proprio a questo deve il suo nome originale inglese.
Pochi conoscono questo incredibile e sorprendente fiore che si riproduce a velocità supersonica riempiendo la casa di colore
La Strelitzia sta conquistando pian piano anche l’Italia, soprattutto per quella sua capacità di rendere colorata la casa. D’inverno si adatta molto bene a vivere all’interno, accontentandosi di molta luce. D’estate, esplode in tutta la sua bellezza nel suo habitat naturale fatto di sole e caldo. Attenzione che in alcune culture indigene, come quelle maori e hawaiana, questa pianta è il simbolo dell’amore e della fedeltà di coppia. Regalare la Strelitzia significa quindi testimoniare il proprio amore alla compagna della vita.
Come coltivarla e prendersene cura in casa
Pochi conoscono questo incredibile e sorprendente fiore che però odia decisamente l’inverno e preferisce invece un clima caldo e abbastanza umido. Se vogliamo mantenerla in vaso, ricordiamoci quindi di portarla all’esterno solo quando le temperature avranno superato i 20 °. Allo stesso modo, se decidiamo di piantarla nel terreno, facciamolo solo a primavera inoltrata, quando non ci sarà più l’escursione termica della notte. Preferiamo in questo caso un terreno che abbia un buon drenaggio, avendo cura che l’acqua non ristagni per evitare di rovinare le radici.
Approfondimento
È lei la pianta che inonderà la nostra estate di fiori e colori sgargianti