Oggi il Parlamento greco, smentendo molte previsioni di accrocchi dell’ultima ora, ha confermato di non avere i numeri per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica avviando dunque il paese sulla strada delle tenute elezioni anticipate di gennaio 2015. D’altronde la storia antica greca insegna che i nostri vicini sono poco avvezzi ai compromessi , costi quello che costi. Ora viene data per scontata la vittoria della sinistra anti-europea di Tsipras e questo apre molti interrogativi sul futuro dell’Europa unita e dell’euro. Le borse dopo lo spavento inziale paiono però avere già superato gli impacci e stanno man mano recuperando il terreno perduto. Tutto risolto dunque? Apparentemente sì.
Crediamo però che difficilmente questo scoglio greco possa scomparire nel nulla reinghiottito dal …Mar Egeo . Piuttosto pare che questi siano i livelli su cui si è da tempo deciso dovessero chiudere l’anno le borse, dunque in limitato guadagno, ma pur sempre positive nel 2014.Pertanto le ripercussioni potranno scatenarsi in ogni momento nel 2015 già dalle prime sedute dell’anno. Ecco perché comunque, ancora una volta, si è tenuti alla cautela. Senza l’inghippo greco i listini parrebbero indirizzati a un immediato e veloce rialzo che certo non viene escluso dalla contingenza descritta ma certo rende impossibile aprire posizioni da dimenticare anche solo per qualche seduta.
(G. Braguzzi – Trader Indipendente)