Domande e Risposte sulla crisi a cura di Gian Piero Turletti

ProiezionidiBorsa

Autore Metodo Magic box

QUESTA ULTIMA FASE DEL 2014 CI HA RISERVATO DIVERSE SORPRESE, TRA MERCATI CHE SEMBRAVANO METTERE IN FORSE IL TRADIZIONALE RALLY NATALIZIO E CRISI INTERNAZIONALI. COSA PUO ‘ DIRCI?

Quanto ai mercati, dico quello che dico sempre.

Non bisogna mai dare nulla per scontato, ed anche a fronte di probabili previsioni in un senso o nell’altro, occorre comunque sempre considerare i segnali effettivi che i mercati danno, per confrontarli con le proiezioni effettuate in passato.

In questi ultimi tempi, sia la crisi russa che il petrolio hanno determinato significative fibrillazioni, di cui si è dovuto tener conto.

In ogni caso, un robusto sistema di trading si basa su precisi segnali, ed è il caso di Magic box. Tutti i mercati azionari hanno comunque raggiunto il primo target di prezzo previsto, e quelli più deboli, come FTSE MIB ed Eurostoxx, anche l’area del secondo target, mentre comunque il sistema evidenziava la possibilità di repentini ribaltamenti della situazione, in direzione di ben precisi livelli di resistenza.

Vista anche la settimana corta, la situazione tecnica non è mutata, rispetto alla mia precedente analisi, ed ora attendiamo gli sviluppi che seguiranno nelle successive ottave.

E SOTTO IL PROFILO ECONOMICO E POLITICO?

Intanto, vorrei dire che esistono talune tesi, diffuse sul web, che non considerano la crisi russa o il petrolio cause di particolari ripercussioni sui mercati.

Dico subito che non le condivido assolutamente.

Sono stati entrambi fattori dirompenti, ampiamente correlati al repentino ribasso delle borse.

Invece taluni osservatori hanno puntato il dito soprattutto contro una presunta nuova crisi del debito pubblico, rispetto alla quale le cadute delle borse sarebbero segnali anticipatori, ma io, ancora una volta, non concordo.

Statisticamente, intanto va ricordato che le obbligazioni invertono trend prima delle borse, e quando si coglie un possibile rapporto causa-effetto questo si ravvisa in una causa precedente rispetto all’effetto ipotizzato.

Ragione per la quale anche solo tali elementi mi inducono a ritenere infondata la suddetta ipotesi.

MA ESISTONO ALTRI ELEMENTI PER RITENERE INFONDATA QUESTA IPOTESI?

Certamente.

Intanto, crisi del debito vorrebbe dire ribasso consistente dei titoli di stato, che quindi invertirebbero il trend da rialzista a ribassista.

Questo non si sta verificando, siamo ai massimi per il bund e per i btp e non abbiamo sinora assistito a significativi segnali di inversione.

Se di debito pubblico in crisi si trattasse, allora vedremmo ben altre quotazioni, se le preoccupazioni degli operatori fossero queste.

Infatti, crisi del debito significa richiesta di rendimenti ben superiori, a fronte di un incremento nella percezione del rischio, ma questi rendimenti non si vedono.

Peraltro le borse hanno preso botte da orbi, ed appunto, tale comportamento, se dettato da crisi del debito, comporterebbe analogo comportamento dei titoli di stato.

Invece, guarda caso, proprio rublo e petrolio hanno preso le stesse botte da orbi.

Inoltre, appena la crisi russa ha accennato a rientrare ed il petrolio a riprendersi, abbiamo assistito ad un repentino rialzo anche dei listini azionari.

E’ quindi evidente quali siano state le ombre che avevano gettato i listini in fibrillazione.

Del resto, le ragioni sono chiare.

Sappiamo che le borse anticipano certe crisi, mediamente la borsa italiana anche di un circa nove mesi, quindi rublo giù significa maggior recessione perchè rende più difficile esportare verso est, a fronte di un mercato interno europeo in contrazione.

Petrolio giù significa che, se fossimo in una prospettiva di ripresa economica, anche con l’allargarsi dell’offerta da parte di iniziative USA, comunque una domanda in crescita dovrebbe quanto meno favorire prezzi stabili.

Invece se l’offerta petrolifera aumenta, ed i prezzi scendono, è perchè la domanda scarseggia e se scarseggia è perchè c’è crisi economica.

INFINE, UNA PREVISIONE DI LUNGO TERMINE SULLE BORSE.

PENSA CHE IL TREND DI LUNGO CONTINUERA’?

Anche la recente crisi internazionale dimostra che, fin tanto che i supporti di lungo termine, già da tempo individuati, reggeranno, occasionali fibrillazioni continueranno sulle principali borse ad essere estemporanee situazioni, presto superate in direzione del predominante trend rialzista di lungo termine, tuttora in essere.