Il 17 febbraio è la giornata nazionale del gatto. Nell’occasione è importante ricordare che per gli amici a quattro zampe servono accorgimenti particolari.
Questo vale soprattutto in situazioni che per gli umani sono assolutamente normali, come viaggiare. Ci sono tutta una serie di consigli da seguire che sono importanti per il micio di casa in modo da farlo stare bene anche sui mezzi.
Il gatto è un animale abbastanza indipendente e autosufficiente, quindi il consiglio generale quando si parte per pochi giorni è di lasciarlo a casa. Una bella scorta di pappa, magari con un dosatore opportunamente caricato, acqua fresca a disposizione e il gioco è fatto. Ma per trasferimenti, viaggi di sola andata o vacanze più lunghe ecco come viaggiare con un gatto senza farlo soffrire.
La pianificazione
Ci possono essere molti imprevisti ed è importante aver chiaro cosa invece si può prevedere prima. Il micio si stresserà di meno e saranno tutti più felici.
Un primo scoglio da superare è la paura del trasportino. Bisogna fare in modo che il micio sviluppi con esso un’associazione positiva. Perciò, no al veterinario come unico viaggio: bisogna abituare il gatto al trasportino con i suoi tempi.
Magari lo si può lasciare nella zona di comfort dell’animale e lasciare che il micio lo esplori da solo.
Va anche scelto il giusto trasportino, robusto e protettivo, che permetta al gatto di stiracchiarsi, girarsi e stare comodo.
Prima di partire, non va dimenticata una bella visita di controllo e verificare le vaccinazioni.
Importante, nella pianificazione, verificare se le strutture ricettive sono attrezzate per ospitare i mici.
Ecco come viaggiare con un gatto per celebrare insieme la sua festa nazionale in posti splendidi
Durante il viaggio, specie se lungo, bisogna stare attenti ai bisogni del micio, in tutti i sensi.
Meglio abbondare con fogli di giornale e materiali per pulire piccoli incidenti di percorso oppure usare le lettiere usa e getta con pause regolari anche per bere.
Da evitare, invece, il cibo durante il viaggio: potrebbe causare nausea.
Un altro aspetto importante anche per scegliere le mete dove andare è il clima. Il gatto è un animale che ama il clima temperato, né troppo caldo né troppo freddo. Soprattutto i climi torridi sono da evitare, perché il pelo d’inverno fa da isolante e protegge dalle temperature rigide.
Se non c’è alternativa, bisogna far bere tanto il micio con acqua fresca per evitare colpi di calore.
La montagna, invece, è una meta molto gradita, proprio per il clima in contrasto all’estate e alle calde mete marittime.