Per risparmiare l’elettricità del microonde, attenzione a non commettere questi comuni ma gravissimi errori che potrebbero favorire i batteri deteriorando il cibo

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Spesso siamo talmente presi dal lavoro o dagli impegni che arriviamo a casa senza voglia di cucinare. Oggi le alternative non mancano e ce ne siamo accorti durante il lockdown. Ci siamo risvegliati molto più americani di prima tra consegne al domicilio e quant’altro. Molte famiglie preferiscono congelare i piatti nel proprio freezer, così da avere in pochi minuti la cena pronta. Un monumento anche a mamme e nonne che ci portano le riserve, magari con la scusa sempre valida di vedere figli e nipotini. E proprio come ci insegnavano le nostre nonne, cerchiamo di sfruttare il weekend per preparare qualcosa di buono, per poi conservarlo in freezer ed averlo pronto all’evenienza. E se non riusciamo e acquistiamo qualche cibo già pronto e congelato, le tecniche di scongelamento da far attenzione per non rovinare il tutto sono sempre le stesse.

Da freezer a frigo senza troppo passaggi pericolosi

Di certo la migliore, e la più sicura tecnica di scongelamento, secondo gli esperti, sarebbe quella del frigo. Si può impiegare anche dalle 12 alle 24 ore, ma la temperatura del frigo, che di solito si aggira attorno ai 5 gradi, consente uno scongelamento lento. Evitando così un proliferare di batteri dannosi per la nostra salute. Inoltre, questa tecnica darebbe anche la sicurezza di allungare la vita degli alimenti per un paio di giorni. Soprattutto se parliamo di verdure o carni magre.

Per risparmiare l’elettricità del microonde attenzione a non commettere questi comuni ma gravissimi errori che potrebbero favorire i batteri deteriorando il cibo

C’era una volta lo scongelamento sotto l’acqua corrente: questa tecnica è però delicata e non bisogna commettere banali errori. Innanzitutto, cibo o carne che siano, dobbiamo avvolgerli in una pellicola o meglio nei sacchetti. Poi, mettiamoli sotto l’acqua corrente, che deve essere tiepida, e non assolutamente calda, in quanto si rischia uno scongelamento troppo repentino e non omogeneo. Guai a usare l’acqua stagnante, in quanto creeremo un ambiente favorevole al proliferarsi di batteri. Il tempo necessario può però variare dai 60 ai 90 minuti

Microonde e padella vanno sempre bene

Sicuramente la tecnica più veloce rimane quella al microonde, ma dobbiamo ricordarci di utilizzare il giusto programma “defrost”. Ricordiamoci di mettere carne o pesce su un piatto idoneo per raccogliere l’eventuale acqua di scongelamento per non fare disastri all’interno dell’elettrodomestico. Infine, come facevano sempre le nostre nonne, possiamo ricorrere direttamente alla padella: questa tecnica si può utilizzare per pezzature piccole quali le verdure, e sarebbe certamente la più sicura per evitare la carica batterica. Un’accortezza: assicuriamoci sempre che padella e olio siano ben caldi. Per risparmiare l’elettricità del microonde attenzione quindi a non commettete altri 2 errori che possono essere dannosi per la salute. E ci riferiamo allo scongelamento a temperatura ambiente e al ricongelamento dell’alimento scongelato.

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