I mercati crollano di fronte alla paura di una guerra in Ucraina

Nasdaq

I numeri, tutti negativi, parlano chiaro. Ancora di più se, non più tardi delle 10, superano i 3 punti percentuali di perdite su tutte le piazze di scambio del Vecchio Continente. Infatti il Ftse Mib perdeva il 3,75%, il Dax arrivava a -3,5%, il Ftse 100 a -2,14% e il Cac 40 a -3,35%. Non sembrano aiutare nemmeno i futures di Wall Street che alle 11 (ora italiana) giravano tutti in negativo, sebbene con una pesantezza minore. Infatti l’S&P500 arrivava a perdere l’1%, il Dow lo 0,86% e il Nasdaq l’1,14%.

Nello stesso momento volava il petrolio, sia quello USA che il Brent con il primo oltre i 95 dollari e il secondo vicino ai 96. Parallelamente anche il gas, sulla spinta degli stessi timori che hanno portato al rialzo del barile, sale vertiginosamente. Una prima fiammata, infatti, lo ha portato a crescere oltre il 12%. Si teme, infatti, uno stop dei flussi in arrivo dalla Russia o, per lo meno, un loro forte ridimensionamento per entrambi gli energetici.

I mercati crollano di fronte alla paura ancora prima che di fronte al conflitto vero e proprio, conflitto che, tra l’altro, potrebbe ancora essere evitato qualora Mosca accettasse la proposta avanzata dall’ambasciatore ucraino in Gran Bretagna.

In altre parole, Kiev potrebbe rinunciare all’intenzione di entrare a far parte della NATO. Si tratterebbe, in estrema sintesi, di cedere alla volontà russa che già dall’inizio aveva chiesto proprio questo. Il timore di Mosca, infatti, era un’espansione della coalizione in aree troppo vicine. Anche perché la presenza un’Organizzazione che rappresenta l’Occidente, in una Nazione che, di fatto, confina con la Russia potrebbe creare la nascita di stazioni di controllo proprio da parte della NATO che, ricordiamo, trova negli Stati Uniti il suo massimo esponente.

I mercati crollano di fronte alla paura di una guerra in Ucraina

Ma per quale motivo gli USA che da tempo hanno inaugurato una politica di ritiro dal panorama internazionale, hanno invece deciso di intervenire in Ucraina? Prima di rispondere bisogna precisare che già da qualche giorno i servizi segreti statunitensi hanno precisato che l’attacco russo potrebbe arrivare in qualsiasi momento. Quindi anche prima della fine delle Olimpiadi di Pechino.

Infatti nei giorni scorsi era circolata la notizia secondo la quale Putin avrebbe dato un eventuale ordine solo dopo la chiusura dei Giochi. Questo per permettere alla Cina di sfruttare pienamente la vetrina internazionale offerta dalle Olimpiadi. Un’eccezione che, a quanto pare, potrebbe non essere attuata. Non solo, ma questa eventuale invasione avrebbe adesso anche una data: mercoledì 16 febbraio.