A tavola, come nella vita, l’occhio vuole la sua parte. Non è facile fare bella figura con la cosiddetta “mise en place”.
Gli avventori più attenti saranno particolarmente difficili da accontentare. Di certo, le tavole di casa non sono quelle dei ristoranti stellati, ma fa sempre piacere trovare una bella apparecchiatura. Specie quando è armonica, elegante ma sobria, in grado di evidenziare le bellezze del servizio di casa.
Per organizzare una cena in grande stile con degli amici e godersi una bella serata, da un lato va curato sicuramente il menu. Dall’altro, però, è bene sapere che servono non solo posate splendenti e tovaglia pulita per fare bella figura.
Per fortuna, le regole della tavola perfetta sono indicate in un classico manuale intramontabile: il galateo. Basta riferirsi a questo volume per apprendere come apparecchiare bene. Il manuale di bon ton prevede tanti esempi diversi, dall’apparecchiatura per tutti i giorni a quella per un invito formale. Vengono descritti diversi gradi di formalità e, come la mise en place, si dovrebbe adattare a essi.
Punto primo, la tovaglia non dev’essere solo perfettamente pulita e stirata, ma anche abbinata o bene accostata con il servizio che si userà. Meglio, inoltre, evitare colori troppo sgargianti o inadeguati al tipo di cena che si sta preparando.
Il materiale può essere di qualunque tipo, come anche la fantasia, mantenendo sempre la giusta sobrietà e pertinenza.
Non solo posate splendenti e tovaglia pulita, attenzione a non fare questi errori per apparecchiare una tavola perfetta
Una prima ingenuità che molti commettono è la sistemazione dei bicchieri. In generale, la regola da seguire è quella di disporre più vicino quello che si usa più spesso.
I bicchieri, di vetro, si mettono quindi a partire dal centro in alto con quello dell’acqua. Accanto quello del vino bianco e, solo infine, se previsto dal menu, quello del vino rosso.
Rimanendo sul tema bevande: assolutamente vietate le bottiglie quando si parla di acqua e vino rosso. Nel primo caso per una questione di estetica, nel secondo caso per consentire al vino la giusta ossigenazione. Meglio usare delle caraffe di vetro. Il bianco in bottiglia va bene, ma dev’essere servito freddo. Un dettaglio, poi, che solo i più attenti curano: no all’anello salva-goccia o al tovagliolo annodato al collo della bottiglia.
Per quanto riguarda le posate, tutti sanno che vanno messe ai lati del piatto nell’ordine di utilizzo. Ma non tutti conoscono il vero trucco da professionisti: la lama del coltello va sempre verso l’interno del piatto.
Assolutamente vietato mettere posate inutili! Sarebbe una volgarità mettere a tavola il servizio completo buono, compreso di cucchiai, se il menu non prevede minestre o vellutate. Questi sono i dettagli che fanno la differenza.