Le agevolazioni e i Bonus per le famiglie sono numerose anche quest’anno. Rispetto allo scorso anno alcune risultano confermate, altre modificate o addirittura abolite. Il reddito di cittadinanza è uno dei sussidi confermati ma rivisti in alcune parti. Chi ha diritto al reddito di cittadinanza e vuole continuare a percepirlo deve tenere in considerazione tutta una serie di importanti novità che analizzeremo nelle righe seguenti.
Per quest’anno il Governo ha modificato molti Bonus e alcuni di questi sono stati addirittura cancellati. Per esempio molti sussidi che riguardavano le famiglie con figli sono stati accorpati nell’Assegno Unico familiare. Molte delle agevolazioni che riguardavano la casa sono state confermate come il Superbonus al 110%. Invece l’Esecutivo ha cancellato tutti gli incentivi per l’acquisto di una nuova auto. Tuttavia tutti coloro che si muovono in città ed utilizzano una moto od uno scooter possono sfruttare nuovi Bonus fino a quasi 5.000 euro.
Le importanti novità per molti Bonus e sussidi riguardano anche il reddito di cittadinanza. Il Governo ha riconfermato l’incentivo ma ha introdotto delle regole più stringenti. L’Esecutivo Draghi, pur riconfermando il sussidio, ha voluto inasprire i controlli e aumentare incentivi e disincentivi. In particolare, due sono le grandi novità introdotte quest’anno per percepire e mantenere il reddito di cittadinanza. Scopriamo quali sono.
Importanti novità per molti Bonus e sussidi e stop al reddito di cittadinanza per questi contribuenti se scattano queste condizioni
Adesso una nuova regola obbliga il percettore del reddito di cittadinanza a presentarsi una volta al mese verso l’ufficio dell’impiego. Tra l’altro dal 1° febbraio chi non è munito di Green Pass non può entrare negli uffici pubblici.
Quindi chi non ha il permesso verde rischia di perdere il reddito di cittadinanza. Infatti chi salta l’appuntamento anche una sola volta perde il sussidio. Questa regola è strettamente legata all’altra innovazione introdotta, ovvero chi rifiuta due offerte di lavoro perde il reddito di cittadinanza. In precedenza si potevano rifiutare fino a tre offerte di lavoro.
Quest’anno il rifiuto della seconda offerta di lavoro congrua fa perdere il diritto al sussidio. La prima offerta di lavoro è congrua se il luogo dell’impiego è distante non oltre 80 km dalla residenza. Oppure se il lavoratore impiega meno di 100 minuti a raggiungere il lavoro dalla residenza con i mezzi di trasporto pubblici.
Il disoccupato può rinunciare alla prima offerta di lavoro congrua ma da quel momento avrà una riduzione di 5 euro al mese sul sussidio. Inoltre la seconda offerta di lavoro sarà congrua se proviene da qualsiasi parte d’Italia. Chi rifiuta anche questa seconda offerta perde il reddito di cittadinanza.
Sospensione del sussidio fino a 90 giorni per le posizioni sospette
Il Governo ha anche previsto il rafforzamento delle misure di controllo. L’Esecutivo ha previsto un aumento di controlli preventivi sulla situazione patrimoniale dei componenti della famiglia che riceve il reddito di cittadinanza. Questi provvedimenti prevedono che i controlli si estendano anche ad eventuali beni patrimoniali esteri. Inoltre il Governo ha dato mandato ai Comuni di verificare che i percettori del sussidio abbiamo le condizioni richieste per avere questo beneficio. I Comuni dovranno fare immediati accertamenti in caso di richiesta di verifiche da parte dell’INPS su posizioni sospette. Gli enti avranno 90 giorni per rispondere. In questo lasso di tempo ci sarà uno stop al reddito di cittadinanza per le posizioni sospette.
Approfondimento