Per educare i nostri figli con una pedagogia della libertà e dell’amore seguiamo gli esempi di don Bosco

mamma figli

Educare i propri figli non sempre è facile e gratificante, ma non è impossibile. Se in passato la società era costruita attorno al valore della famiglia, oggi le cose cambiano. A educare i figli non sono solo la scuola o la famiglia, ma anche tutte quelle pseudo agenzie educative che si incontrano sul web. Eppure, alcuni valori che contano nella vita si possono trasmettere seguendo l’esempio e gli insegnamenti di don Bosco, che si ricorda il 31 gennaio.

Ma chi era quest’uomo, che è passato alla storia come uno dei più grandi educatori mai esistiti? Il suo successo educativo non nasce da studi teorici, ma dall’esperienza sul campo. Don Bosco era un sacerdote che viveva a Torino, nel periodo in cui la città cambiava volto con la nascita delle prime industrie. Molti giovani arrivavano a Torino dalla campagna del Piemonte e della Lombardia per cercare lavoro. I pochi soldi terminavano presto e le carceri si riempivano di minori.

Per educare i nostri figli con una pedagogia della libertà e dell’amore seguiamo gli esempi di don Bosco

Don Bosco, nella Torino del 1840, capì l’urgenza di fare qualcosa per quei ragazzi. Con un’azione piuttosto rivoluzionaria, iniziò così a girare per i quartieri di Torino per creare un contatto con quei ragazzi. La sua era una pedagogia della simpatia e della mano aperta. Comprava i fiammiferi che questi ragazzi vendevano, per poi rivenderli alle persone che volevano aiutarlo in questa opera di recupero.

Il punto importante per don Bosco era di garantire un futuro a questi ragazzi. Ciò era possibile unicamente attraverso la ricerca di un lavoro o attraverso la scuola. Fondò così l’oratorio, uno spazio dove i ragazzi potessero avere un punto di riferimento, per una proposta formativa completa. Anche per educare i nostri figli oggi è più che mai valida una proposta formativa globale.

In questo modo nascono le prime scuole professionali, in cui don Bosco avvia i ragazzi all’apprendimento di un mestiere. Sono di don Bosco i primi contratti di lavoro per i giovani con ferie e giornata libera, oltre che numero di ore lavorative. L’opera di don Bosco ben presto si propagherà velocemente in tutta Italia e anche all’estero. Oggigiorno l’opera dei Salesiani di don Bosco è una realtà educativa a carattere mondiale, presente anche in Cina.

La regola di don Bosco

Quante volte ci troviamo in difficoltà con i nostri figli per fenomeni a cui non sappiamo sempre come rispondere. Inoltre, tanti sono gli stimoli esterni, che provengono dalle esperienze che si fanno fuori della famiglia. Per non perdere il contatto con loro, seguiamo le tre regole di don Bosco, che ripeteva “l’educazione è una questione di cuore”. I tre pilastri del sistema educativo di Giovanni Bosco sono la ragione, la religione ovvero la prospettiva unificante della vita, e l’amorevolezza.

Il dialogo con i nostri figli e in ambito educativo ha una base di ragionevolezza, su cui si sviluppa la relazione educativa. Questa è sostenuta da una forte empatia educativa. Il tutto in una prospettiva che dà senso al vivere, che per don Bosco era la religione.

Consigli che sono tuttora validi nella nostra società più complessa.