Molte persone, soprattutto dopo l’arrivo della pandemia, hanno sviluppato stati ansiosi più o meno gravi. Secondo gli psicologi questo è del tutto normale, in virtù del grosso cambiamento sociale a cui abbiamo assistito e preso parte. Il problema dell’ansia è che, in forma lieve, può essere un ostacolo per la nostra vita di tutti i giorni. Ma, nel caso in cui si presenti in forma più grave, è necessario consultare un medico e, se lo si ritiene opportuno, anche uno psicologo. Per gestire stati di ansia lieve invece potremmo ricorrere anche a dei semplici esercizi, scopriamo quali.
Cosa sono realmente questi stati
Gli stati d’ansia sono un moto di attivazione del nostro corpo. Compaiono quando la nostra mente va oltre l’azione che ci dà ansia. Nel dettaglio, è un meccanismo per cui sezioniamo l’azione e ne vediamo i possibili risvolti catastrofici. Di base, non siamo in ansia nel dover fare una cosa specifica, ma nel fatto che se la facessimo potrebbe succedere qualcosa di brutto. È un cattivo scherzetto che ci gioca la mente, soprattutto se si tratta di cosa banali come uscire, prendere la macchina, andare fuori città. Se questi episodi si verificano dopo un fatto specifico è necessario, anche in questo caso, consultare il medico. Se sono legati al lavoro forse si tratta di rivedere la nostra posizione e capire se realmente esiste un problema, anche di possibile Burnout.
Per gestire stati di ansia lieve potrebbero risultare efficaci questi due esercizi di rilassamento del corpo e della mente
Esistono però degli esercizi che potrebbero incidere diminuendo lo stato ansioso nell’immediato. Sono esercizi che dobbiamo fare in solitudine e cercando di rilassare corpo e mente il più possibile. Oggi parleremo di due varianti dello stesso principio. Per il mio esercizio sediamoci comodi o sdraiati, chiudiamo gli occhi e focalizziamo la nostra ansia. Evitarla non farà altro che aumentarla, mentre il nostro scopo è quella di contestualizzarla, capirla e affrontarla. Isoliamola fisicamente sul nostro corpo. Dove la sentiamo? Sull’addome, sulla pancia o sulla testa? Una volta centrata diamole una forma.
Può essere qualsiasi cosa noi vogliamo: una gabbia, una donna, un paio di occhiali, una massa informe. Inspiriamo dal naso ed espiriamo dalla bocca, lentamente. L’esercizio consiste nel buttarla fuori, farla uscire. Con il respiro dobbiamo cercare di portarla in superficie e farla scomparire. Se però non riusciamo a concentrarci come dovremmo sulla focalizzazione dell’ansia possiamo procedere in un altro modo. Chiudiamo gli occhi e non dimentichiamoci di respirare come sopra. Scegliamo un posto che conosciamo molto bene. Una casa, un giardino, una sala. Descriviamola a noi stessi nei minimi dettagli. Dove sta la lampada o l’albero di limoni, il tappeto o il posto macchina. Dobbiamo immaginarci camminare nel luogo e ricordarci quanti più dettagli possibile. Quindi questi due esercizi potrebbero risultare efficaci, dovremmo infatti sentirci meglio dopo pochi minuti di respirazione e concentrazione.
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