A Wall Street all’ultima chiamata i rialzisti hanno risposto presente e adesso il ribasso sui mercati americani potrebbe essere già alle spalle. Dopo un inizio di settimana che sembrava indicare il peggio, il Dow Jones è arrivato a perdere oltre il 3% rispetto alla chiusura del 21 gennaio, i rialzisti hanno subito reagito annullando lo scenario da incubo.
Non solo, hanno anche creato le condizioni per un’immediata ripartenza al rialzo. Per confermare questo scenario di ripresa saranno decisive tre chiusure che ci saranno prossima settimana: quella giornaliera ogni giorno della settimana, quella settimanale e quella mensile (lunedì 31 gennaio). Dei livelli da monitorare per ciascun time frame ce ne occuperemo nelle prossime sezioni.
Adesso diamo un’occhiata al frattale previsionale. Fatto salvo qualche breve rimbalzo, la storia ci dice che la direzione è ancora al ribasso. Sarà interessante vedere cosa accadrà nelle prossime settimane.
Il ribasso sui mercati americani potrebbe essere già alle spalle. I livelli chiave da monitorare sui principali time frame
Il Dow Jones (DJ30) ha chiuso la seduta del giorno 28 gennaio a quota 34.725,47 in rialzo dell’1,65% rispetto alla seduta precedente. La variazione settimana su settimana è stata al rialzo dell’1,34%.
Time frame giornaliero
La proiezione in corso (linea tratteggiata) è rialzista e punta agli obiettivi indicati in figura. Nelle settimane prossime il livello chiave si trova in area 35.500. Una chiusura superiore a questo livello spingerebbe le quotazioni verso area 37.700, prima, e 40.000 poi.
Qualora, invece, dovessimo assistere a una chiusura sotto 34.000, allora il Dow Jones potrebbe scendere fino in area 32.000.
Time frame settimanale
La rottura con conseguente recupero del supporto in area 34.394 è un eccellente segnale rialzista. Una conferma di questo break rialzista in chiusura di settimana prossima farebbe decollare le quotazioni verso area 40.000.
In caso contrario la discesa continuerebbe verso gli obiettivi ribassisti indicati in figura.
Time frame mensile
Anche il mese di gennaio dovrebbe confermare l’impostazione rialzista. Solo una chiusura mensile inferiore a 33.950, infatti, farebbe scattare la proiezione ribassista.
Controllare in chiusura del 31 gennaio, quindi, questo livello per capire come si svilupperà il mese di febbraio.