La medicina naturale è molto praticata. Sono sempre di più le persone che si affidano ad antiche tradizioni ed erbe medicinali per risolvere problemi della quotidianità. Per esempio, spopolano i rimedi naturali contro stati ansiogeni e depressivi, ma anche per cercare di dormire bene. Ma attenzione a curare insonnia e depressione con queste erbe perché potrebbe essere nocivo per i vari cardiopatici. A dirlo è l’Istituto Superiore di Sanità, che riporta il parere di importanti cardiologi della Mayo Clinic (Arizona). Secondo il parere degli esperti, non dovremmo assumere medicine naturali con leggerezza, soprattutto se stiamo seguendo una cura farmacologica per il cuore. Alcune erbe contro insonnia e depressione, infatti, potrebbero interferire con i farmaci, provocando danni alla salute del cuore.
Attenzione a curare insonnia e depressione con queste erbe naturali perché potrebbero danneggiare chi soffre di cuore
Sono tantissime le persone in tutto il Mondo ad affidarsi alla medicina naturale. Non c’è nulla di male, purché non venga presa sottogamba. Anche le cure a base di erbe naturali, infatti, dovrebbero essere seguite da un esperto se non vogliamo che diano effetti collaterali e potenzialmente nocivi. Proprio di questo parla il report pubblicato dagli esperti della Mayo Clinic sul Journal of the American College of Cardiology.
In particolare, i cardiologi hanno parlato dell’effetto di erbe contro insonnia e depressione, come l’erba di San Giovanni o il Ginko Biloba, sui cardiopatici. Queste erbe, infatti, potrebbero interferire sulla funzionalità dei farmaci per il cuore, annullandone l’effetto e provocando potenziali danni a chi soffre di cuore. La ragione è che queste erbe agiscono prevalentemente sul fegato, organo preposto a metabolizzare i farmaci contro le malattie cardiovascolari e cardiache. Dunque, chi assume farmaci per il cuore dovrebbe evitare questi rimedi naturali o chiedere parere a un medico esperto.
Un rimedio naturale potenzialmente pericoloso per il cuore
Abbiamo parlato del Ginko Biloba. Questa erba, spesso utilizzata in medicina naturale, potrebbe avere effetti collaterali su un cuore malato. In particolare, questa erba naturale potrebbe interferire con i farmaci diluenti del sangue, come warfarin o aspirina.
Gli esperti puntano il dito anche contro il succo d’uva, spesso introdotto nei programmi alimentari dietetici. Secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, il succo d’uva potrebbe interferire con gli enzimi che si occupano di metabolizzare alcuni farmaci. Tra questi ci sono le statine, principali alleate contro il colesterolo, e l’amiodarone, prescritto contro le aritmie cardiache.
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