Dallo psicologo ci vanno i matti. È questa la frase che sentiamo dire più spesso sulle terapie con uno specialista. La verità non è proprio questa. In realtà parlare con uno sconosciuto potrebbe essere davvero difficile per molti di noi. Soprattutto se non siamo abituati a raccontare delle nostre emozioni e dei nostri stati d’animo. Ma potrebbe rivelarsi un toccasana se affrontato nel modo giusto, magari considerandolo come un buon proposito per l’anno appena iniziato. Ecco perché cosa dire durante la prima seduta dallo psicologo è molto importante.
Alcuni campanelli d’allarme
Ci sono alcuni segnali che potrebbero indicarci se è arrivato o meno il tempo di contattare uno psicologo. Alcuni sono molto banali, ma non vano comunque sottovalutati. Avere un rapporto complesso con le persone potrebbe essere uno di questi. Non riuscire a comunicare nel modo giusto ci porta a chiuderci in noi stessi e a non dare il nostro massimo in nessun ambito della nostra vita. Avere più giornate no che sì, sentirsi ansiosi o sopraffatti da piccole attività del quotidiano è un altro elemento da non sottovalutare. Sentirsi stressati per il lavoro, per la famiglia, per i figli. O ancora, non sapersi comportare con una persona brusca, predominante e/o aggressiva. In questi casi lo psicologo potrebbe darci alcuni strumenti che noi non abbiamo.
Cosa dire durante la prima seduta dallo psicologo potrebbe essere il punto di partenza per una terapia di successo
Conoscere noi stessi è il primo passo per affrontare le cose con la giusta energia. Conoscere i nostri limiti, le nostre debolezze, ma anche i punti di forza e le passioni innate che potrebbero celarsi dentro di noi. Se le liti sono più delle risate è arrivato il momento di fermarsi e respirare. Lo psicologo è si un estraneo, ma è anche un professionista. Per obbligo professionale non può e non deve avere pregiudizio nei nostri confronti. Quindi sarebbe davvero così brutto interrogarsi a voce alta sul perché siamo come siamo? Di base l’ora che si passa su una poltrona è fatta davvero di parole che, più che dire al professionista, diciamo a noi stessi. E come dovremmo dirlo a noi stessi se non con estrema sincerità e dando sfogo a ogni flusso di pensiero? Non è sbagliato come viviamo, ma come affrontiamo le questioni della vita.
Che queste siano banali o estremamente rilevanti, per evitare di rimanere incastrati in scomodi meccanismi nocivi, dovremmo spingerci oltre il limite della vergogna. Dunque soltanto noi possiamo sapere cosa dire. La cosa di fondamentale importanza è usare estrema sincerità. Che non significa raccontare tutto e non omettere nulla. Vuol dire raccontare quello che ci va e come ci va, mettendo in risalto quello che pensiamo e sentiamo nel profondo.