Le ultime settimane di quotazioni di Ascopiave sono state caratterizzate da piccoli movimenti. Tanto che il titolo negli ultimi 3 mesi è stato meno volatile del 75% dei titoli italiani, muovendosi tipicamente di +/- 3% a settimana.
La bassa volatilità prelude a un’esplosione dei prezzi del titolo Ascopiave?
Tipicamente è quello che succede, per cui per evitare di rimanere incastrati in posizioni perdente si consiglia di essere molto prudenti e di monitorare con attenzione i livelli riportati qui di seguito.
La bassa volatilità prelude a un’esplosione dei prezzi del titolo Ascopiave? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Ascopiave (MIL:ASC) ha chiuso la seduta del 26 gennaio in rialzo dello 0,29% rispetto alla seduta precedente a quota 3,48 euro.
Time frame settimanale
Incominciamo col notare che l’area chiave da monitorare passa per 3,454 euro e 3,478 euro. Questi due livelli, infatti, rappresentano il primo ostacolo lungo il percorso ribassista e rialzista, rispettivamente. Andiamo, quindi, ad analizzare i possibili scenari che scaturirebbero dalla rottura di uno dei due livelli.
Consideriamo lo scenario rialzista. In questo caso per essere certi che il rialzo sia veramente partito, si consigli a di attendere ulteriormente la rottura in chiusura di settimana della resistenza in area 3,562 euro. In questo caso si aprirebbero le porte a un rialzo fino al I obiettivo di prezzo in area 3,7 euro. A seguire, poi, gli obiettivi successivi si trovano in area 4,06 euro (II obiettivo di prezzo) e 4,42 euro (III obiettivo di prezzo). Potenzialmente, quindi, il titolo Ascopiave potrebbe andare incontro a un rialzo di circa il 30%.
A sostegno di questo scenario c’è un aspetto molto importanti, anche se come fatto notare nel report precedente non garantisce la certezza il titolo vada al rialzo. Il rendimento del dividendo di Ascopiave è sicuramente un aspetto a suo vantaggio. Negli ultimi anni, infatti, il rendimento medio è stato di circa il 5%. Questo valore è confermato anche delle previsioni degli analisti per i prossimi anni. A questo si aggiunga il giudizio positivo degli analisti che hanno un consenso medio comprare e un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 25% circa.
Qualora, invece, dovesse prevalere il ribasso le quotazioni si dirigerebbero verso il I obiettivo di prezzo in area 2,99 euro. Gli ulteriori obiettivi ribassisti, poi, si trovano in area 2,24 euro (II obiettivo di prezzo) e 1,49 euro (III obiettivo di prezzo).