Quando si tratta di salute bisogna sempre fare attenzione e non sottovalutare i sintomi, anche il più comune. Alcune problematiche che riteniamo di poco conto potrebbero nascondere mali ben più gravi.
È il caso di stanchezza e secchezza della bocca, due comuni fastidi che forse avremo provato più di una volta nella vita. Di norma sarebbero problemi di poco conto e passeggeri, ma non sempre è così. Infatti, in determinate situazioni potrebbero rivelarsi i primi sintomi di una patologia che colpisce il fegato. Vediamo di quale si tratta.
Una ghiandola fondamentale per il corpo
Per vivere bene e restare in salute il buon funzionamento del fegato è essenziale. Questa ghiandola dell’apparato digerente è importante per le funzioni che svolge. Innanzitutto, partecipa alla sintesi di colesterolo e trigliceridi e agevola la trasformazione degli alimenti ingeriti.
Inoltre, è un potente filtro per le tossine che si depositano nell’organismo e un alleato del sistema immunitario. Per finire, svolge anche un ruolo rilevante nella gestione degli equilibri metabolici. Purtroppo, il fegato è molto vulnerabile alle malattie e alle cattive abitudini. Per questo dovremmo cercare di salvaguardarlo al meglio e mantenerlo sano.
La malattia
Le patologie connesse al fegato sarebbero diverse. Tra le più note, oltre a epatite e cirrosi, ve n’è una che colpirebbe soprattutto il sesso femminile dopo una certa età. Si tratta della colangite biliare primitiva. È la patologia autoimmune più comune del fegato che riguarderebbe un disturbo cronico ai dotti biliari.
Purtroppo, liberarsene è estremamente complesso e il paziente affetto potrebbe sopportarla per il resto della vita. Le cause più comuni scatenanti la colangite biliare riguarderebbero il fumo e la costante esposizione a infezioni e tossine varie.
Spesso i malati non avrebbero alcun sintomo che farebbe intuire la presenza di questa malattia, almeno all’inizio. Con il suo progredire, però, i disturbi diventerebbero poco alla volta più evidenti e gravi.
Stanchezza e secchezza della bocca potrebbero essere il preludio a questa infima patologia che colpirebbe il fegato dopo i 40 anni
Questi sintomi insieme a prurito e diarrea sarebbero i primi segnali d’allarme che farebbero intuire la presenza di questa malattia. Quando l’infiammazione inizia a farsi sentire, poi, potrebbe sfociare addirittura in problemi più ostici. Tra questi il gonfiore di piedi e caviglie, ittero e depositi di grasso in varie zone del corpo. A volte si finirebbe addirittura per contrarre cirrosi epatica, infezioni batteriche e tumore al fegato.
Dunque, stanchezza e secchezza della bocca potrebbero essere solo il preludio a questa infima patologia che colpirebbe il fegato dopo i 40 anni. In caso di dubbi si consiglia di rivolgersi al medico competente, che potrebbe consigliarci esami del sangue accurati per svelare eventuali complicazioni al fegato.
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