Arriva un momento nella vita in cui decidiamo che la soluzione migliore per la nostra salute è smettere di fumare. Dopo qualche anno di vizio decidiamo che è arrivato il momento di dire basta. Allora ci gustiamo l’ultima sigaretta del pacchetto e iniziamo il nostro nuovo percorso. Per alcuni è più semplice che per altri, per molti gli effetti positivi sull’organismo si sentono praticamente subito. Ma quali sono questi effetti benefici e come fare per continuare a non fumare?
Ecco cosa succederebbe al nostro corpo quando smettiamo di fumare e perché è importante dire stop all’introduzione di ossido di carbonio nel nostro organismo
Gli effetti collaterali a breve termine per chi smette di fumare esistono. E sono più ingenti quante più sigarette si fumano. L’irritabilità e gli sbalzi d’umore sono la prima cosa che compare. Per chi fuma, infatti, spesso la sigaretta è un aiuto contro ansia e stress. Una sorta di palliativo perché, combinato con la caffeina, per esempio, aumenta il battito cardiaco. Ancora se combinato con l’alcol questo crea sbalzi nella nostra pressione arteriosa. Se il fumo è un potente vasodilatatore, l’alcol ha l’effetto contrario. Momentaneamente, infatti, la sigaretta abbassa la pressione in maniera proporzionale alla nicotina contenuta nel tabacco che fumiamo.
Ma non è una buona soluzione se si vuole aumentare immediatamente la pressione. Esistono altri metodi naturali e non dannosi per la salute. Nel lungo periodo però, tende ad alzarla. Per colpa dell’introduzione nel nostro organismo di ossido di carbonio, gli effetti nel lungo periodo sono devastanti. Questo ossido interviene sulla perdita di rigidità vascolare, danneggiando le cellule e aumentando il rischio di trombosi.
I benefici molteplici già dopo 12 ore
I benefici per chi smette di fumare sono di due tipi diversi. Nel brevissimo e nel lungo periodo. Per quanto riguarda gli effetti nel breve possiamo affermare con sicurezza che dopo 12 ore il livello di monossido di carbonio nel sangue torna alla normalità. Il livello di monossido aumenta con il fumo di sigaretta e, in situazioni di salute non influenza in modo dannoso la pressione arteriosa. Mentre in soggetti con patologie cardiovascolari e respiratorie ha un ruolo molto importante. Quando si smette di fumare precipita l’intossicazione da monossido migliorando l’ossigenazione. Ecco, quindi, cosa succederebbe al nostro corpo quando smettiamo di fumare e perché è importante dire stop all’introduzione di mossido di carbonio nel nostro organismo. Mentre ci vorranno dalle 2 alle 12 settimane perché la nostra funzionalità polmonare torni ai suoi valori normali e la circolazione migliori.
E solo dopo qualche mese migliorano tosse e respiro corto. Riusciremo a fare le scale senza il fiatone dopo circa 3-9 mesi senza tabacco. Infine, dopo circa 10 mesi il rischio di tumore al polmone si dimezza rispetto al rischio percepito in un fumatore. Come anche per tumori alla gola, ai polmoni o al pancreas. Smettere di fumare è consigliato in qualsiasi situazione. Sia che si tratti di soggetti giovanissimi, sia che si tratti di persone che hanno superato i 50 anni.