Se abbiamo trovato in casa dei nostri genitori oggetti che ci sembrano d’oro e vogliamo accertarci del fatto che abbiano un valore, possiamo fare delle prove con cui tentare di scoprirlo.
È necessario però sapere alcune cose. I metodi casalinghi che si utilizzano di solito per capire se ciò che abbiamo trovato è oro o meno, potrebbero rovinare l’oggetto e compromettere l’eventuale rivendita.
Mordere, strisciare o bruciare il ricordo di famiglia ci permette di ottenere una prima idea. Ma se l’intenzione è quella di ricavare un profitto allora è meglio rivolgerci a un professionista per una valutazione.
La maggior parte delle volte le placcature ci illudono. Anche l’argento può essere dorato, il valore di mercato però è molto differente. L’oro, nonostante la ciclicità della sua valutazione, rimane un metallo prezioso ed è il bene rifugio per eccellenza nel mercato degli investimenti.
Quello che si avvicina al 100% di purezza è quello a 24 carati, quello invece più diffuso, è puro al 75% ed è quello a 18 carati.
Come fare un test casalingo per riconoscere l’oro autentico utilizzando un semplice accendino o una calamita
I metodi casalinghi utilizzati per capire se gli oggetti ritrovati siano veramente preziosi hanno un’attendibilità relativa, ma possono darci un primo aiuto.
Per esempio l’utilizzo della calamita è un metodo che non rovina l’oggetto da analizzare.
L’oro non reagisce ai campi magnetici, quindi se l’oggetto è attirato dalla vicinanza della calamita significa che non è d’oro. Ma anche in questo caso non si ha la certezza assoluta. Questo perchè la bigiotteria è fatta di materiali come rame, argento, piombo, alluminio e simili che si comportano allo stesso modo.
L’unico metodo sicuro che ci permette di riconoscere l’oro autentico prevede l’utilizzo dell’acido nitrico. Questa è una sostanza pericolosa che è meglio non adoperare in casa. Solitamente, infatti, viene impiegata nelle gioiellerie che si occupano anche di valutazioni. Facendo cadere una goccia sull’oggetto si capisce se si tratta di oro perché in questo caso non si avrà reazione.
Spesso l’oggetto che ci sembra costoso è una lega creata per commercializzare l’oro che è morbido, quindi ideale per la lavorazione. Deve, però, essere indurito prima della vendita.
Il test dell’accendino
Il vero oro è sempre marchiato. In Italia la purezza è espressa in millesimi. Se all’interno del marchio troviamo la scritta “1000” significherà che si tratta di oro puro al 100%.
Per questo nella maggior parte dei gioielli in commercio troviamo la scritta “750”. Significa che la purezza è del 75% cioè che si tratta di oro a 18 carati.
Se vogliamo sapere come fare un test casalingo per riconoscere l’oro autentico utilizzando un semplice accendino o una calamita teniamo presente la natura del metallo.
L’oro è uno dei metalli meno reattivi in assoluto, quindi se proviamo a bruciarlo e la purezza è elevata non si annerirà come potrebbe succedere a un oggetto di bigiotteria. Ovviamente, come detto in precedenza, meglio rivolgersi ad un esperto. In questo modo non rischieremo di rovinare l’oggetto.