A queste giovani imprese il bonifico in conto dell’Agenzia delle Entrate sarà pari al 100% del contributo richiesto

Agenzia delle Entrate

Una manciata di giorni fa, un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate (AdE) ha reso noto la quota di contributo a fondo perduto per alcune start-up. Vediamo di cosa si tratta e chi sono i beneficiari della misura.

A queste giovani imprese il bonifico in conto dell’Agenzia delle Entrate sarà pari al 100% del contributo richiesto

Il riferimento normativo è all’art. 1-ter del Decreto Legge n. 41 del 22 marzo 2021. Si tratta di un D.L. recante misure urgenti in materia di sostegni a imprese e operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, e legati alla pandemia.

In altre parole, si tratta del contributo a fondo perduto riconosciuto nella misura massima di 1.000 euro ad alcuni giovani titolari d’attività. Precisamente, coloro che hanno attivato la Partita IVA dal 1̊ gennaio 2018 fino al 31 dicembre dello stesso anno. I destinatari possono essere anche coloro che hanno avviato l’attività d’impresa nel corso del 2019, secondo il Registro delle Imprese tenuto presso l’Ente camerale di competenza.

Il DL precisava inoltre che il contributo era destinato ai soggetti cui non spettava il contributo Sostegni per mancato rispetto dei parametri. Cioè ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 non inferiore di almeno il 30% ai valori del 2019. Inoltre andavano rispettate le altre condizioni previste dall’art 1 del decreto.

Infine, le istanze per la richiesta del contributo andavano inoltrate ad AdE dal 9 novembre fino allo scorso 9 dicembre.

Il provvedimento del 17 dicembre

Poco prima di Natale è apparso sul portale AdE il provvedimento del Direttore in merito alla determinazione della percentuale del contributo a fondo perduto.

La bella notizia è che a queste giovani imprese il bonifico in conto dell’Agenzia delle Entrate sarà pari al 100% del contributo richiesto nell’ultima richiesta inoltrata. Ovviamente l’importo è subordinato all’esito positivo dei controlli e all’assenza di una dichiarazione di rinuncia da parte del richiedente.

Tutto questo è stato possibile perché l’importo cumulato dei contributi richiesti è risultato inferiore alle risorse stanziate (20 milioni di euro per il 2021).

Modalità di accredito del contributo

Come precisato dalla stessa AdE, il contributo verrà accreditato tramite bonifico direttamente sul conto corrente degli aventi diritto.

In alternativa lo si potrà impiegare in compensazione come credito d’imposta, sul  modello F24. Si tratta di una libera (e irrevocabile) scelta dell’istante, che in sede di domanda poteva optare per l’una o l’altra forma di erogazione.

Infine, con la Risoluzione 75/E è stato comunicato anche il codice tributo da utilizzare per chi ha optato per la compensazione. Il codice è il “6956”, denominato: “Contributo a fondo perduto per le start-up – credito d’imposta da utilizzare in compensazione – art. 1-ter DL n. 41 del 2021”.

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